Violenza sessuale su una minore  al raduno degli alpini: due assolti 

In Appello ribaltata la condanna a 4 anni in primo grado a un partecipante all’adunata e un ambulante Sentita di nuovo una testimone, poi in serata il verdetto. L’avvocata Giannangeli: «Incommentabile»

L’AQUILA. Assolti con formula piena. I giudici della Corte d’Appello, ribaltando la sentenza di condanna a quattro anni di reclusione inflitta in primo grado, hanno scagionato dall’accusa di violenza sessuale di gruppo, nei confronti di una ragazza di 15 anni, due imputati che nel maggio del 2015 parteciparono all’adunata nazionale degli alpini che si tenne all’Aquila. Si tratta di Danilo Ceci, oggi 35enne, nato a Parma e residente in provincia di Reggio Emilia, e il venditore ambulante Semir Belhaj, suo coetaneo, nato e residente a Palermo. Erano finiti a processo in quanto, secondo il capo d’imputazione, avrebbero condotto di sera la ragazza in un luogo isolato dove la costringevano a subire atti sessuali completi avendo approfittato della condizione di inferiorità fisica e psichica della persona offesa, dovuta all’età e al fatto che l’avevano indotta a bere più bicchieri di vino.
il primo grado
Di queste accuse il tribunale dell’Aquila li aveva ritenuti entrambi responsabili infliggendo loro la pena di quattro anni di reclusione col pagamento delle spese processuali e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. La sentenza – che fu pronunciata il 26 marzo 2019 con il rito abbreviato – è passata al vaglio dei giudici della Corte d’Appello.
il ribaltone
Con singolare contemporaneità rispetto ai discussi fatti di Rimini – dove, in occasione dell’ultimo raduno nazionale, è esploso il caso delle molestie segnalate da diverse donne attraverso le attiviste di “Non una di meno”, questione arrivata fino in parlamento e che ha diviso le stesse penne nere di tutta Italia con un acceso dibattito tra innocentisti e colpevolisti – in città si è definito ieri il secondo grado di giudizio di una vicenda che, con ogni probabilità, approderà in Cassazione. Dopo aver ascoltato di nuovo una testimone i giudici si sono riuniti in camera di consiglio. Il collegio presieduto da Armanda Servino ha letto il dispositivo di assoluzione nel tardo pomeriggio di ieri.
le reazioni
Delusione tra le attiviste del centro antiviolenza-Associazione Donatella Tellini dell’Aquila, che è stato ammesso quale parte civile nel procedimento a fianco della persona offesa. L’avvocata Simona Giannangeli, legale della vittima, parla di «situazione incommentabile: non ho nulla da dire» e attende di conoscere le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro i prossimi novanta giorni. Giannangeli aveva evidenziato, nei giorni scorsi, che si trattava di un caso «emblematico delle tante situazioni di pericolo estremo per le donne di ogni età in contesti del genere». «Molte donne, poi, non denunciano», disse ancora, «per paura di affrontare il lungo e complesso percorso».
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