Visitano i defunti e scoprono i furti

Sgradite sorprese per chi si è recato al camposanto: rubati vasi, portafiori e l’intero tetto in rame di una cappella

L’AQUILA. Le visite ai defunti nel cimitero monumentale stanno riservando brutte sorprese a molti che sono tornati a trovare i loro cari dopo diverso tempo.

Sono forse decine, infatti, i casi di coloro che hanno toccato con mano quante possano essere state le incursioni dei ladri nel camposanto negli ultimi mesi.

Il bilancio è sconfortante. «Qui è venuta gente», dice il custode del cimitero, Nello Grego, «che mi ha raccontato di avere scoperto furti di ogni tipo». I ladri, infatti, sono penerati in alcune cappelle dove hanno preso quadri, portafiori, crocifissi e vasi di ogni genere.

Non basta. Sono sparite anche parecchie grondaie e canaline e altri oggetti di rame, materiale che va per la maggiore nei mercati della ricettazione soprattutto a Roma. Ma il culmine è forse caratterizzato dal furto di un intero tetto, ovviamente di rame, prelevato da una cappella.

Questi furti vengono scoperti in questi giorni perché ci sono persone che vengono a visitare i loro cari solo una volta all’anno e il periodo, ovviamente, è quello a cavallo tra la fine di ottobre e i primissimi giorni di novembre.

Ci sono poi persone che non vivono più all’Aquila da anni ma che hanno approfittato di questo ultimo ponte per tornare in città e, una volta qui, hanno fatto visita al cimitero. Perciò la maggior parte di questi furti vengono scoperti in questi giorni ma risalgono a periodi lontani che non è facile individuare.

Queste segnalazioni non fanno altro che confermare come il cimitero nelle ore notturne sia continuamente meta di raid da parte di bande di ladri sacrileghi. Del resto, come si è sempre messo in evidenza, si tratta di una zona poco illuminata e che non presenta ostacoli o presìdi adatti a dissuadere il più sprovveduto dei ladri che temono solo il passaggio occasionale di qualche pattuglia. Ovviamente, oltre ai furti di oggetti, sono sempre costanti le sparizioni dei fiori posti sulle tombe ma, secondo quanto si è appreso, non sempre questi comportamenti sono da attribuire soltanto ai ladri di professione.

Questa è la situazione del cimitero monumentale ma più volte sono state segnalati furti a raffica anche nei tanti piccoli cimiteri disseminati tra le frazioni aquilane.

«È comunque vero», commenta il custode del cimitero, «che polizia e carabinieri hanno di recente ritrovato molta refurtiva e che i derubati possono recuperarla ma non sarà facile visto che si tratta di materiale non facile da riconoscere».

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