È morto a Cepagatti Piero Accettella, il guru dei cinofili

L’allevatore e fondatore di un fan club noto in tutto il mondo era il padre del Pastore Italiano

CEPAGATTI. È morto la notte scorsa, a Cepagatti, Piero Accettella, allevatore, addestratore comportamentista cinofilo, che nel 1975 avviò la selezione dell'attuale cane da Pastore Italiano, battezzando così una razza che si presenta con i tratti lupoidi, il fisico e il carattere di un molosso.

Il «padre» del Pastore italiano era anche presidente di un fan club (www.pastoreitaliano.it), associazione culturale cinofila (non profit), nata dieci anni fa, con sede a Cepagatti.

Su Accettella, nato il 5 gennaio 1953 a Lama dei Peligni (Chieti), ha scritto un libro (con Dvd) Sergio Marchi, intitolato «Cinofilia, Filosofia di Vita. Il pastore italiano», rivolto agli appassionati di cani e anche a chi vorrebbe averne uno. Una sorta di vademecum corredato di glossario e tante foto.

Dopo quarant'anni a contatto con i cani, Accettella aveva dunque deciso di trasmettere agli altri le sue conoscenze. «Mentre tutti consigliano di avere un cane» disse Accettella nel 2013 presentando il volume a Pescara «io lo sconsiglio perché è una cosa seria, dovrebbe essere una filosofia di vita, che però in Italia manca. Basti pensare che nei nostri canili ci sono tre milioni di animali, e costano milioni di euro. Il nostro, poi, è l'unico paese dove esiste il meticcio, un prodotto dell'incuria dell'uomo che da noi rappresenta una specie di status symbol. Questo vuol dire che qualcosa non va».

Per il creatore del Pastore italiano, «il cane dovrebbe essere un componente a tutti gli effetti della famiglia e attorno a questo animale si dovrebbe creare un comportamento unanime, una sorta di branco, partendo dal presupposto che il cane va educato». Sessantadue anni compiuti, Accettella aveva fondato e poi consolidato la sede del fan club del pastore italiano a Cepagatti. Qui organizzava anche degli stage. Il suo fan club ha contatti con tutto il mondo (anche con India e Giappone) per chiarire la notorietà raggiunta dall’allevatore abruzzese. .

I funerali del guru dei cinofili non ci saranno, per rispettare le sue volontà sarà cremato. Fino a domani, chi vorrà, potrà salutarlo all'obitorio dell'ospedale civile di Pescara.

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