"È pericolosa": chiusa la scuola di Penne

Dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia, il sindaco riprende le perizie del 2011 e ordina lo sgombero della Giardini

PENNE. La scuola Mario Giardini di Penne non è sicura ed è stata chiusa ieri con un’ordinanza immediata di sgombero da parte del sindaco Mario Semproni. Una pericolosità scoperta nel 2011 ma, in 5 anni, sono stati fatti interventi. Adesso, dopo il terremoto che il 24 agosto scorso ha colpito il centro Italia, il Comune si è ricordato di quelle perizie di 5 anni fa. «Dopo gli ultimi eventi sismici che hanno colpito le regioni a noi vicine e con perizie passate davvero contrastanti sulla struttura Mario Giardini», dice il sindaco Semproni, «abbiamo deciso in via precauzionale di sgomberare l’edificio. Solo una volta accertate le reali condizioni antisismiche della struttura decideremo se riaprirla o meno».

Nel 2011, l’istituto scolastico di via Caselli che ospita asilo, elementari e medie, in base ai dati forniti dal Comune relativi alle verifiche e agli indici di rischio riscontrati sugli edifici scolastici di proprietà, è stato inserito dalla direzione Protezione civile e ambiente regionale al primo posto tra gli edifici scolastici a rischio, tra quelli fuori cratere, e idonei al finanziamento per un intervento di adeguamento strutturale. Nel corso di una riunione convocata dalla Protezione civile regionale il 9 giugno 2011, fu palesata l’enorme difficoltà ad adeguare un edificio della fine degli anni ’50, soprattutto per le debolezze strutturali intrinseche e per lo scadimento dei materiali di costruzione. In aggiunta furono prese in considerazione anche le deficienze funzionali e impiantistiche mai sanate nel corso degli anni.

Da allora però sono passati 5 anni, si sono susseguite anche perizie che hanno attenuato la portata della pericolosità sismica della struttura, ma nulla è stato fatto per adeguare la Giardini. «Siamo stati costretti a sgomberare la scuola a causa delle pregresse perizie rinvenute che attestano inequivocabilmente come le strutture della scuola siano scadenti e che dal 2011 si consigliava di non procrastinare gli interventi. Pertanto il provvedimento è stato adottato per la sicurezza e l’incolumità degli alunni e del personale. Stiamo studiando la collocazione delle classi», spiega l’assessore Nunzio Campitelli.

La passata amministrazione D’Alfonso, addirittura, ha cambiato idea diverse volte sul da farsi: prima ha deciso di utilizzare il finanziamento regionale di 730 mila euro per abbattere e ricostruire l’edificio nella stessa area, poi ha ritenuto più giusto delocalizzare il complesso in via dei Lanaioli. È stata completata anche la gara d’appalto per la realizzazione della nuova struttura scolastica, vinta dalla Corbo Group di Sessa Aurunca, ma la scuola Mario Giardini è ancora al suo posto.

Con l’anno scolastico alle porte, i ragazzi dovrebbero riprendere il prossimo 8 settembre, ecco che ora la sistemazione degli alunni dell’istituto Giardini può diventare più di un problema. La soluzione più agevole pare lo spostamento di gran parte dei ragazzi della Giardini all’istituto Laura Ciulli Paratore.

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