parla l'insegnante

«È solo un episodio Il nostro è un luogo di persone buone»

Anna Tranquilla Neri è soprano e dirige anche il coro: stiamo facendo di tutto per creare una bella comunità

PESCASSEROLI. «Pescasseroli? Un paese di persone buone», dice Anna Tranquilla Neri, soprano, insegnante di musica e direttrice del coro Decima Sinfonia. Un paese dove la dimensione del vivere segue ancora quei ritmi che sono propri delle piccole comunità, dei luoghi non contaminati da quel “male di vivere” di cui parlava Eugenio Montale. Eppure, qualcosa ha rotto l’idillio.

È d’accordo con l’analisi di Dacia Maraini, dopo l’intrusione dei vandali che le hanno devastato la casa, orinato sui libri, strappato le fotografie? E’ un atto vandalico o c’è qualcosa d’altro?

«Dacia, nella sua lettera, ha espresso benissimo quello che è Pescasseroli. Quanto è accaduto è e rimane un atto isolato. Non so chi siano questi ragazzini, ma sono propensa a pensare che si sia trattato veramente di una bravata. Ciò non toglie che quanto accaduto sia veramente terribile».

Che rapporto esiste tra la scrittrice e il paese?

«Pescasseroli le vuole molto bene, e lei vuole molto bene a Pescasseroli. È davvero affezionata anche al nostro coro, e ogni volta che ci chiama per intervenire alle manifestazioni che organizza, per noi è un onore. Ha un rapporto molto bello con gli abitanti, è una cittadina di Pescasseroli a tutti gli effetti. Ha davvero tantissimi amici qui. Tutti la conoscono, lei ha sempre un sorriso e una buona parola per chiunque la incontri».

Secondo lei c’è un problema sicurezza?

«Che dire? Mia zia abita in centro, e lascia da sempre la chiave alla porta. Certo quello che è accaduto va analizzato, contestualizzato. Bisognerebbe capire chi sono questi ragazzini e, soprattutto, indagare sulle ragioni del loro disagio. Conosco il paese, ci vivo. Ci siamo anche attivati per accogliere alcuni ragazzi nigeriani. Attualmente stiamo lavorando con una decina di loro che sono interessati alla musica. Vorrebbero imparare a suonare e cantare. Si sta facendo di tutto, insomma, per creare una bella comunità».

Ma in paese cosa fanno, oltre alla musica?

«C’è un’associazione sportiva che organizza la scuola calcio. Altri frequentano il coro. Sono 82 i ragazzi che vengono da noi, compresi alcuni che arrivano da Villetta Barrea. Ci sono le palestre, il parroco ha riaperto l’oratorio. C’è anche un cinema, aperto nei week end».

Ha mai notato forme di disagio nei ragazzi che frequentano il coro?

«Quando stanno da me stanno bene, poi se ci sono dei disagi, anche familiari, non posso saperlo, o quanto meno i ragazzi non lo hanno mai dato a vedere».(a.b.)

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