«È un fatto gravissimo e ci tolgono il tribunale»

Cittadini sotto shock. Artese (avvocati): il clima potrebbe peggiorare Palomba (Idv):territorio inascoltato. Alinovi (Codici): dossier al ministero

SAN SALVO. Tutto è accaduto da poche ore. I vicini sono sotto shock.Sono stati loro i primi a dare l’allarme spaventati dalle urla della povera Albina. Qualcuno è entrato anche dentro la casa della donna restando atterrito. Ora tutti tacciono. A denunciare lo sgomento e l’orrore per l’accaduto sono solo i loro sguardi. Parla, invece, Paolo Palomba, consigliere regionale dell’Italia dei Valori. «Mi spiace avere avuto il ruolo di Cassandra. Molti mesi fa, davanti al crescendo di furti, avevo paventato un evento così tragico. Da mesi chiedo progetti, uomini e iniziative per contrastare l’aumento esponenziale di criminalità. Nessuno ha voluto ascoltarmi. Il mio pensiero in questo momento così doloroso va a familiari di Albina, alla figlia e ai fratelli», è l’amaro commento dell'esponente del partito del senatore Antonio Di Pietro.

«Un omicidio è un fatto gravissimo. Emblematico della drammatica situazione attraversata dal Vastese. Quello che è accaduto dimostra quanto sia necessaria la presenza della procura e della polizia giudiziaria in questo lembo d’Abruzzo. Se davvero il tribunale di Vasto dovesse chiudere il clima sarebbe destinato a peggiorare», è l’opinione del presidente del consiglio dell’Ordine forense, l’avvocato Nicola Artese.

Invoca una riunione urgente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza il sindaco di Monteodorisio, Ernesto Sciascia. «I furti sono diventati un incubo. Basta leggere sulla mia bacheca su Facebook le richieste d’aiuto della popolazione per capire lo stato d’animo e il clima in cui si è costretti a vivere da qualche mese. I ladri approfittano anche dei funerali per derubare le famiglie. È accaduto già due volte negli ultimi dieci giorni», segnala il sindaco di Monteodorisio. «L’altro giorno è stato derubato un bar. Il problema è gravissimo. Occorre trovare al più presto un rimedio per evitare la giustizia sommaria e gli sceriffi nostrani», ammonisce Sciascia chiedendo un summit con tutti i sindaci del comprensorio.

Fortemente preoccupata è anche Confcommercio. «I nostri associati sono spaventati e disorientati», dicono all’associazione. Non sono meno critici i referenti locali dell’associazione Codici e Antimafia Abruzzo, Riccardo Alinovi e Stefano Moretti. «L’omicidio di Albina Paganelli testimonia la degenerazione sociale del territorio. I sindaci di Vasto e San Salvo sono impotenti davanti all’escalation di illegalità. Si parla di ronde e rinforzo degli organici delle forze dell’ordine. Sono solo palliativi», afferma Stefano Moretti. «La situazione è destinata a peggiorare a partire dal prossimo autunno quando contestualmente alla crisi aumenterà la disoccupazione».

«Ormai si è superato il limite tra l’indifferenza delle istituzioni che sono in balia degli eventi e non riescono più a contrastare il dilagare della criminalità. La popolazione è terrorizzata. Nei prossimi giorni l’associazione Codici invierà un dossier al ministero degli interni chiedendo giustizia e attenzione per questo territorio martoriato e bisognoso di cure urgenti», fa sapere Riccardo Alinovi. (p.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA