ECONOMIA

Abruzzo, i "magnifici sette" per l’industria responsabile 

Costituita la fondazione Hubruzzo. Obiettivo: valorizzare i talenti

ROSCIANO. L’unione fa la forza, in questo caso è pronta a fare del bene. All’economia, alle eccellenze e soprattutto ai giovani talenti oggi sempre più spesso costretti ad emigrare per trovare lavoro. Responsabilità, sostenibilità e umanesimo sono i principi ai quali si ispira Hubruzzo, fondazione (no profit) dell’industria responsabile, messa su da sette imprenditori che già portano con le loro aziende il nome dell’ Abruzzo in giro per il mondo.
Sergio Galbiati di L-foundry (presidente), Giuseppe Natale di Valagro (vice presidente, rappresentato dal socio Ottorino La Rocca), Roberto Di Vincenzo di Carsa (segretario generale), Umberto Sgambati di Proger, Enrico Marramiero di Almacis, Marcello Vinciguerra di Honda Italia, Giuseppe Ranalli di Tecnomatic e Gennaro Zecca di Zecca Energia si sono messi insieme per coniugare sviluppo, rispetto per l’ambiente e qualità del lavoro. La presentazione nella cantina Marramiero davanti a un soddisfatto vice presidente della Regione Giovanni Lolli.
«Fra 10 anni gran parte delle imprese più competitive può non esistere più a causa di una salto tecnologico o per la mancata capacità di anticipare il cambiamento. Noi vogliamo ricreare un humus imprenditoriale favorendo un ricambio generazionale che passi anche attraverso una nuova lettura degli scenari», dicono i “magnifici sette” in un clima ispirato alla cultura d’impresa innovativa che fu portata per la prima volta da Adriano Olivetti: «Il futuro è dalla nostra parte se costruiamo collaborazioni con tutto il mondo, includere l’altro significa sostenere bandi internazionali, dottorati industriali, ricerche di settore scambi di buone pratiche alimentano una cultura d’impresa glocal». Industria responsabile per innescare un’economia circolare. «E un’industria sostenibile», aggiunge Marramiero, «perché l’ambiente caratterizza l’Abruzzo e lo può valorizzare in tutte le sue forme». Non a caso il primo progetto è la realizzazione di uno studio commissionato alla Fondazione Symbola: la “Banca delle qualità abruzzesi”, per raccogliere, analizzare e dare un volto a coloro che lavorano alla trasformazione qualitativa del sistema produttivo. Lasciando sempre aperte le porte a chi nel frattempo voglia aggregarsi.