Abruzzo, parla la Marinelli: “Sono pronta a candidarmi”

Nell’occhio del ciclone per la notte con Chiodi a spese della Regione, «Con lui non parlo più, non accetto il termine “scappatella”»

PESCARA. «Io sono quella che dà problemi. E’ stato sempre così: prima a causa dei miei progetti e dopo grazie a questa storia da caserma». Ci sono un prima, in cui Letizia Marinelli, pescarese di 46 anni, entrava nel suo ufficio della Regione per lavorare a progetti per le pari opportunità, e un dopo in cui è diventata la “donna della stanza 114”, il numero della camera dell’albergo del Sole a Roma con cui è stata con il presidente della Regione Gianni Chiodi raccogliendone le grane: i sospetti su un presunto favoritismo che lei e Chiodi hanno negato e gli insulti sul suo profilo Facebook. Il prossimo anno Marinelli terminerà il suo incarico come consigliera delle pari opportunità, qual è la sua ambizione? «Il mio lavoro», dice, «è un bigliettino da visita per pensare a una candidatura: quella di una persona che ha lavorato e crede in un impegno preso con i cittadini».

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