Abruzzo, tangenti e champagne in Regione Interrogato De Fanis: “Nessun cenno al contratto d’amore”

L’ex assessore regionale, ai domiciliari per concussione, truffa e peculato, davanti agli inquirenti per 2 ore: “Abbiamo chiarito la nostra posizione”

PESCARA. "Non si è parlato del presunto contratto d'amore, abbiamo risposto in maniera esaustiva e dato chiarimenti anche in seguito alle interpretazioni che sono state fatte di questa vicenda". E' durato due ore l'interrogatorio dell'ex assessore regionale Luigi De Fanis agli arresti domiciliari dal 12 novembre con le accuse di concussione, truffa e peculato. Al termine il suo avvocato Domenico Frattura ha detto che "non c'è nulla di anomalo nella busta consegnata fuori dalla Regione" aggiungendo che De Fanis ha chiarito la sua posizione e che nei prossimi giorni presenterà istanza di revoca dei domiciliari.

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