Abruzzo tangenti e champagne, nuova accusa per De Fanis: “Voleva uccidere la moglie”

L’ex assessore regionale, ai domiciliari per un giro di presunte tangenti nell’organizzazione di eventi culturali, è indagato a Lanciano per tentato omicidio. Nuovo filone d’inchiesta dopo le rivelazioni della segretaria amante

PESCARA. Non solo concussione, truffa e peculato, ora l’ex assessore alla cultura Luigi De Fanis, ai domiciliari per un presunto giro di tangenti nell’organizzazione di eventi culturali in Abruzzo, è indagato anche per tentato omicidio con vittima la moglie. La nuova inchiesta, partita dopo che il fascicolo è stato trasferito per competenza alla procura di Lanciano, si basa su un’affermazione dell’ex segretaria, Lucia Zingariello: “De Fanis mi ha detto che voleva avvelenare la moglie”. Gli inquirenti hanno ascoltato la moglie di De Fanis due volte per verificare questa nuova ipotesi di reato.

Ma la nuova inchiesta non sembra preoccupare i difensori del politico. Anzi, per il legali sarebbe la conferma della tendenza all’esagerazione di De Fanis durante gli incontri clandestini con la Zingariello. In pratica sarebbero delle frasi scherzose. La stessa tesi usata per giustificare il presunto contratto d’amore, una sorta di scrittura privata che disciplinava il numero dei rapporti sessuali che dovevano esserci tra i due in cambio di 36 mila euro .

©RIPRODUZIONE RISERVATA