Abruzzo, un incarico alla dama di Chiodi: 1,5 milioni per la ricostruzione dell'Aquila ma la Corte dei conti bloccò tutto

Secondo il quotidiano La Repubblica il presidente della Regione affidò a Letizia Marinelli soldi per un centro anti-violenza all'Aquila. La dama dell'hotel non riuscì a spenderli, ma non avrebbe avuto i titoli per gestirli. Secondo il Fatto Quotidiano arrivò lo stop della Corte dei conti

PESCARA. Secondo il governatore Gianni Chiodi la notte, a spese della Regione, passata con l'amante Letizia Marinelli in un hotel di Roma fu una "debolezza". Ma la dama del presidente sembra aver avuto un ruolo nella gestione dei fondi post-terremoto durante la fase commissariale: una commistione tra pubblico e privato che fa avanzare l'ombra di un potenziale conflitto di interessi. L'ultimo tormentone che investe Chiodi e la sua amante - o ex amante, visto che non si conosce quale sia al momento il loro rapporto - arriva da due articoli pubblicati su La Repubblica (leggi l'articolo) e su Il Fatto Quotidiano. Secondo questi articoli, Chiodi avrebbe affidato alla Marinelli un milione e mezzo di euro per la ricostruzione di un centro anti-violenza all'Aquila. Fondi che, va sottolineato, la dama di Chiodi non è riuscita a spendere. Così come va sottolineato che l'affidamento di queste risorse non è un reato, ma che resta un problema di opportunità.

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Sul perché la Marinelli non sia riuscita a spendere i fondi assegnatili da Chiodi ci sono due versioni. Secondo La Repubblica l'amante non fu in grado di spenderli e questi soldi sono tornati indietro quando Gianni Chiodi ha lasciato l'incarico di commissario alla ricostruzione. Ma, sottolinea Giuseppe Caporale sul quotidiano romanio, la Marinelli in base alle norme previste dalla legge avrebbe dovuto occuparsi solo delle discriminazioni nel mondo del lavoro e non avrebbe dovuto gestire i fondi della ricostruzione.

Secondo Il Fatto Quotidiano invece fu la corte dei Conti a fermare l'amante di Chiodi. I fondi sarebbero stati assegnati l'8 novembre 2011, nove mesi dopo la notte trascorsa dai due nella stanza 114 dell'hotel Del Sole di Roma che, secondo la procura e i carabinieri, è stata poi rimborsata al presidente della Regione. E il 14 agosto 2012 Chiodi inserisce "la realizzazione del centro antiviolenza" nel decreto 134. Tuttavia il 17 settembre sarebbe arrivato lo stop della corte dei Conti.

In ogni caso, sia che la Marinelli non sia riuscita a gestire i fondi, sia che la Corte dei Conti abbia bloccato il tutto, l'impegno di spesa per la costruzione del centro anti-violenza all'Aquila resta nei cassetti del ministero. E pochi mesi fa la senatrice Stefania Pezzopane, con un emendamento alla legge di stabilità, ha permesso che questi fondi siano assegnati "alla Provincia dell'Aquila per provvedere, d'intesa con il Comune, alla realizzazione di un centro poliedrico"-

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