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Aca, continua lo stop all’erogazione dell’acqua

ALANNO. L’azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara ha annunciato la riduzione dell’erogazione idrica in diversi comuni a causa dell’effettiva diminuzione di portata delle sorgenti e...

ALANNO. L’azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara ha annunciato la riduzione dell’erogazione idrica in diversi comuni a causa dell’effettiva diminuzione di portata delle sorgenti e considerato che le condizioni climatiche di alte temperature e l’assenza di precipitazioni continuano a persistere.

Ai comuni già interessati, nei giorni scorsi si aggiungono anche Alanno, Cugnoli, Civitaquana, Catignano, Nocciano, Pietranico, Pescosansonesco, Cepagatti e Rosciano.

Nei comuni interessati dal provvedimento i serbatoi saranno chiusi dalle 22 alle 6.

Provvedimenti analoghi erano già stati disposti nei giorni scorsi per vari comuni.

Tra questi quelli di Chieti, Torrevecchia Teatina, Francavilla al Mare, Casalincontrada, Ripa Teatina, San Giovanni Teatino (Chieti) e Atri (Teramo).

Ancora, la lista continuava con Scafa, Manoppello, Lettomanoppello, Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri, Collecorvino e Loreto Aprutino.

La chiusura notturna dei serbatoi da parte dell’azienda comprensoriale acquedottistica presieduta da Ezio Di Cristoforo si è resa necessaria perché, nonostante le eccezionali nevicate che lo scorso inverno hanno interessato l’Abruzzo, i livelli di acqua delle sorgenti risultano più bassi degli altri anni.

In tutta la regione i soggetti che gestiscono l’erogazione idrica hanno invitato i sindaci a emanare provvedimenti che vietino l’utilizzo dell’acqua per consumi che non siano strettamente potabili.

L’Abruzzo ha sete eppure un litro su due di acqua si spreca.

La media dell’acqua immessa nelle tubature e dispersa in Italia e del 36,2 per cento ma in Abruzzo si arriva al 55,2 per cento.

In questa percentuale bisogna considerare le perdite da mancata fatturazione dell’acqua erogata.

In Abruzzo è pari al 7,2 per cento del liquido immesso nelle condutture.

La relazione della commissione evidenzia anche le inefficienze e le lentezze della rete idrica abruzzese.

Per esempio i 56 giorni che occorrono mediamente in Abruzzo per allacciarsi alla rete, contro i 49 giorni della media italiana e i 39,4 giorni del Nord.

In Abruzzo è record anche per i giorni d’attesa per una risposta a una richiesta di informazione, e per la durata delle interruzioni non programmate e delle ore che occorrono per ripararle.

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