La sede della questura all'Aquila

L'AQUILA

Accoltella alle spalle cittadino moldavo, 24enne in carcere

Tragedia sfiorata dopo una lite divampata nei giorni scorsi fuori da un locale. La polizia idetifica l'aggressore in un giovane aquilano e per lui scatta l'accusa di tentato omicidio

L'AQUILA. Un 24enne dell'Aquila arrestato dalla sezione antidroga della  squadra mobile e rinchiuso nel carcere di Preturo (L'Aquila), con l'accusa di tentato omicidio nei confronti di un cittadino moldavo di 31 anni. La tragedia è stata sfiorata a causa di una lite per la viabilità. La misura cautelare in carcere è stata firmata dal gip del tribunale dell'Aquila, Mario Cervellino, su richiesta del sostituto procuratore, David Mancini. Le indagini sono state  avviate nella notte del 9 giugno scorso quando al Pronto soccorso dell'ospedale San Salvatore è stato trasportato un uomo con una ferita all'addome. Questi ha riferito di essere stato vittima di un accoltellamento da parte di un ragazzo a lui sconosciuto. Il ferito, ricoverato d'urgenza e sottoposto a un deicato intervento chirurgico, è in prognosi riservata. Dai riscontri della squadra mobile guidata dal dirigente Tommaso Niglio è emerso che la vittima, nella stessa notte, dopo una serata trascorsa in un locale nella zona industriale di Pile, è intervenuto in difesa di un ragazzo italiano, aggredito a sua volta da quattro connazionali con ripetuti pugni al volto, tali da provocargli un trauma all'occhio e la frattura del naso. Quella stessa lite che ha portato al ferimento del 31enne sarebbe scoppiata per motivi legati alla viabilità in una zona molto frequentata per la presenza di locali. Uno degli aggressori, mentre l'italiano stava subendo calci e pugni da parte dei complici, si è avvicinato alle spalle del moldavo, colpendolo con un coltello e provocandogli una ferita profonda circa tre centimetri all'altezza del fegato e della cistifellea. Gli investigatori sono risaliti a un'utilitaria di colore scuro, utilizzata dagli aggressori per allontanarsi dal luogo del ferimento, grazie alle testimonianze fornite dalla stessa vittima e di persone presenti sul luogo del ferimento. Tutti hanno confermato di non conoscere l'identità dell'uomo con il coltello, ma di ricordarne i tratti somatici e l'età, indicata tra i 25 e i 30 anni. La macchina è risultata intestata a un uomo di 60 anni, incompatibile con l'età dell'aggressore: ulteriori approfondimenti hanno permesso di risalire al figlio del proprietario dell'auto, poi riconosciuto da vittime e testimoni.