Acerbo: Mascia fermi la duna sulla riviera di Porta Nuova

Il progetto contestato per unire la pineta Dannunziana al mare, il consigliere di Rifondazione: “Non c'è più maggioranza, decida l’amministrazione che verra”

PESCARA

“Il sindaco sospenda le procedure relative all'appalto per la duna”. Lo chiede il consigliere comunale Maurizio Acerbo (Prc), a proposito del contestato progetto per la realizzazione della collinetta che unirà la pineta dannunziana e la spiaggia di Porta Nuova, sottolineando che una eventuale caduta dell'amministrazione “non è che fermi qualcosa, perché il commissario non potrebbe fare altro che portare avanti gli appalti”.

Il Comune, nei giorni scorsi, ha affidato i lavori da quasi un milione di euro alla ditta Co.ge.pri. di Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti: l’affidamento è arrivato dopo la revoca a un’altra ditta a causa di una contestazione sollevata proprio da Primavera. I lavori potrebbero partire prima delle elezioni. Ma, dice Acerbo, considerata la situazione politica che si è venuta a creare e che “i lavori non sono ancora iniziati è doveroso lasciare all'amministrazione che verrà la decisione rispetto al proseguire o meno su quel progetto che costa più di un milione di euro, ma che ha visto una larga opposizione nella cittadinanza”.

Sul progetto della duna pende anche un ricorso al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presentato da 4 associazioni ambientaliste e 4 residenti.

Sulla “fine manifesta della maggioranza”, secondo il consigliere “sarebbe corretto che tale situazione venisse affrontata in sede istituzionale. Suggeriamo al presidente del consiglio comunale - dice Acerbo - di convocare la conferenza dei capigruppo e di invitare a partecipare il sindaco. Speriamo che il presidente accolga il nostro consiglio disinteressato”.

“È evidente che la Giunta non ha più la maggioranza - aggiunge - e quindi l'amministrazione non deve più procedere a incarichi esterni, consulenze, nè a erogare contributi se non condivisi con l'opposizione. Sarebbe un positivo segnale di presa d'atto della situazione che si è determinata”. Intanto, sono ferme a 20, su 21 necessarie per raggiungere la maggioranza, le firme sul documento di sfiducia, su iniziativa del gruppo Pd. Sono in forse proprio Acerbo ed il consigliere Fausto Di Nisio (Indipendente) che, almeno per ora, hanno 'salvatò l'amministrazione. Hanno tempo fino a martedì per firmare.

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