Addio a Boris Colazilli fondatore di Radio Città

La voce della Sinistra dal 1996 al 2006 è scomparso improvvisamente a 53 anni Lascia la moglie e due figlie piccole. Oggi pomeriggio alle 15 i funerali a Moscufo

PESCARA. È giunto al pronto soccorso dell'ospedale civile di Chieti accompagnato dalla moglie Angelika, architetto originaria di Monaco di Baviera, ma dopo un po' il cuore non ha retto più. Se n'è andato così, l'altro ieri notte, Boris Colazzilli, 53 anni, e uno dei fondatori di radio Città di Pescara Popolare network, che da via Lazio, negli anni che vanno dal 1996 fino al 2006, ha rappresentato la voce della Sinistra e del movimento che le gravitava intorno. Colazzilli, infatti, che di Radio Città di Pescara era un tecnico di alta frequenza, aveva messo su la radio insieme a Maurizio Acerbo, leader di Rifondazione comunista, l'attivista Loredana Di Paola, la giornalista del Centro Luana Rovini, e poi Pasquale D'Addario, Giancarlo Trotta, Emilio Tobia e Lorenzo Calamosca. E dire che proprio in quest'ultimo periodo, come ricorda Loredana Di Paola, «Boris si era messo all'opera per riattivare radio Pescara, tanto che aveva trovato anche una nuova sede, sempre in via Lazio, in un palazzo a fianco a quello in cui si trasmetteva precedentemente. Era uno dei sogni di Boris e io stessa, a Natale scorso, mi ero recata nella nuova sede, piccola ma ben messa, per un sopralluogo».

Intanto Boris, oltre all'attività in radio, aveva fondato anche un'azienda agricola, Tenuta Basciano, in contrada Casa Basciano, a Moscufo. Qui Boris lavorava con la moglie Angelika: progettavano e realizzavano impianti da fonti rinnovabili. E la notizia ieri ha subito fatto il giro della città, lasciando tutti storditi, rimbalzando anche sui social network. «Addio Boris», ha scritto infatti sul proprio profilo Facebook Maurizio Acerbo, «amico, fratello, compagno di sempre. Diceva il “Che” che il vero rivoluzionario è una persona che nutre profondi sentimenti d'amore. E tu sei stato un vero rivoluzionario». Alcuni aneddoti sono stati raccontati dagli amici. Come Pierluigi Cappiello, che su Fb ha scritto: «Una volta lo accompagnai a riparare l'antenna di Radio Città. Mi fece arrampicare insieme a lui sull'antenna. Scoprii di avere un po' di vertigini. Mi distrasse raccontandomi aneddoti del suo lavoro su antenne altissime. Riuscimmo a ripararla, fece ovviamente tutto lui. Un genio e una persona davvero in gamba come poche». I funerali di Boris, che lascia anche due figlie, una di 13 e l'altra di 10 anni, si terranno oggi, alle 15, a Moscufo.

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