manca lo screening via

Adesso la Regione ha 45 giorni di tempo per le osservazioni

PESCARA. In allegato allo «studio preliminare ambientale» predisposto dalla Gestione trasporti metropolitani (Gtm) per il sistema di trasporto pubblico locale elettrificato a tecnologia innovativa...

PESCARA. In allegato allo «studio preliminare ambientale» predisposto dalla Gestione trasporti metropolitani (Gtm) per il sistema di trasporto pubblico locale elettrificato a tecnologia innovativa Pescara-Montesilvano sono arrivate una valanga di osservazioni. Il comitato regionale di coordinamento sulla Valutazione d’impatto ambientale (Via) ha 45 giorni di tempo per esaminarle e decidere se accoglierle o rigettarle. Il conto alla rovescia è scattato il 31 marzo scorso e quindi per metà maggio dovremmo essere in grado di sapere se il progetto della filovia può andare avanti oppure se i lavori devono considerarsi definitivamente interrotti. Il terzo scenario che potrebbe profilarsi è che il comitato di coordinamento Via possa approvare il progetto, obbligando però la Gtm ad adottare una serie di prescrizioni per mettersi in regola con le leggi sulla mobilità sostenibile.

Al momento il cantiere per la predisposizione e l’adeguamento del tracciato è fermo da circa sei mesi (il 23 ottobre scorso la Gtm presieduta da Michele Russo è stata costretta a dare lo stop agli operai), mentre la sistemazione delle pensiline e la palificazione sono è stata completata per l’80 per cento. Il rischio, se venissero accolte le osservazioni, è un nuovo sperpero di denaro pubblico. «Ogni palo sistemato lungo il tracciato», rende noto Ivano Angiolelli, uno degli oppositori a Filò, «costa 3mila euro. Si arriva così a una spesa di più di 600 mila euro. Un milione e 300 mila euro è costato l’interramento dell’elettrodotto. A questi si aggiungono i costi per la sistemazione delle pensiline. Ma il danno patrimoniale è contenuto, perché queste tre voci rappresentano gli unici sprechi, visto che i mezzi non sono stati ancora acquistati». Secondo Angiolelli, le opere di urbanizzazione come la demolizione del muraglione della ferrovia, nei pressi dell’ultimo tratto della Strada parco, rappresentano «opere utili all’intera città, indipendentemente dal passaggio o meno del filobus».

Tutte le criticità del progetto sono state messe nero su bianco e sono state presentate entro il 31 marzo, corredate da 2.380 firme. Lo «studio preliminare ambientale» della Gtm è stato infatti pubblicato sul Bura il 13 febbraio scorso. Le osservazioni formano complessivamente sei differenti dossier, tutti a corredo dello studio preliminare ambientale che dovrà essere esaminato dal comitato Via.

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