Agenzia delle entrate e Comune di Penne a caccia degli evasori

Stipulata una convenzione: parte delle somme recuperate andrà all’amministrazione civica che le userà per il sociale

PENNE. Il Comune di Penne e l’Agenzia delle Entrate si mettono insieme per la lotta all’evasione fiscale e le somme recuperate saranno in parte incassate dall’amministrazione pennese. A seguito di un protocollo d’intesa stipulato l’anno scorso dall’Anci (Abruzzo e la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione di Rocco D’Alfonso ha firmato una convenzione con l’Agenzia delle Entrate secondo la quale il Comune sarà di supporto all’Agenzia tributaria per individuare, attraverso la propria banca dati e i servizi informatici interni, le sacche di evasione ed elusione presenti sul territorio, mettendo in atto una serie di controlli incrociati.

Una parte sostanziosa delle somme recuperate (la misura è ancora da definire, ma dovrebbe aggirarsi intorno al 30-40%) rimarrà quindi nelle casse municipali e il sindaco ha annunciato che la metà di questa soma sarà impiegata nel settore sociale.

Questa era stata anche la richiesta dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Confsal nel vertice avuto nei giorni scorsi con il sindaco D’Alfonso e l’assessore alle finanze Valeria di Luca per discutere le problematiche inerenti il carico fiscale che rischia di schiacciare i cittadini pennesi dopo l’introduzione della nuova tassa sugli immobili e gli aumenti pregressi come quello della Tarsu: la richiesta era stata quella di devolvere appunto il 50% dei soldi ricavati dalla convenzione con l’Agenzia delle Entrate al settore sociale, comprendendo in questo anche l’introduzione di sgravi per le fasce meno abbienti della popolazione.

«Il Comune, che si è dichiarato disponibile ad accettare la nostra richiesta, deve tradurre in atti concreti questo suo impegno destinando questi fondi recuperati al sociale», commenta Tito Viola della Camera del Lavoro di Penne. «Apprezziamo lo sforzo operato nei riguardi delle famiglie giovani con figli, non aumentando gli indici delle tariffe per i servizi a domanda individuale, ma bisogna fare di più. Chiediamo l’istituzione di uno sportello per sostenere le famiglie in un momento in cui i tagli operati dalla Regione sui primi alloggi e sulle borse di studio sono stati pesantissimi». La battaglia per alleggerire la spesa dei nuclei familiari meno abbienti per quanto riguarda mense e pulmini era stata intrapresa già molti mesi fa da Federazione della Sinistra, per la quale è arrivato il momento di redistribuire il carico tributario in base al reddito effettivo dei cittadini: «Questa iniziativa», dice il segretario Gabriele Frisa, «che garantirebbe l’equità della tassazione, deve essere anche accompagnata da trasparenza amministrativa e da una progettualità concreta per il futuro».

Claudia Ficcaglia

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