il procuratore a città sant’angelo

Agueci: «La mafia nasce nella nostra società»

SANT’ANGELO. «È una grande fortuna nascere in Abruzzo». Sembra avere le idee chiare su questa regione il procuratore di Palermo, Leonardo Agueci, che ieri ha incontrato cittadini e ragazzi al Teatro...

SANT’ANGELO. «È una grande fortuna nascere in Abruzzo». Sembra avere le idee chiare su questa regione il procuratore di Palermo, Leonardo Agueci, che ieri ha incontrato cittadini e ragazzi al Teatro comunale di Città Sant'Angelo per EduchiAmoci alla legalità.

«Conosco bene» ha valutato «i valori che la tradizione di questa terra trasmette, ci ho lavorato tre anni a inizio carriera e qui sono nati i miei due figli». Agueci invece è nato in Sicilia e considera il passato storico dell'isola – fatto di continue dominazioni e invasioni – la matrice che ha generato il fenomeno della criminalità organizzata: «La mafia non è esterna a noi, non è un'orda venuta da fuori a imporre la sua violenza: la mafia trae le sue origini dalla società in cui si sviluppa, è una sorta di mala pianta che come la gramigna si sviluppa e uccide il grano, la parte sana e produttiva».

Come altre organizzazioni criminali radicate territorialmente, la mafia riordina i conflitti nella società che lo Stato non è riuscito a risolvere: «In mancanza di giustizia nelle istituzioni emergono questi personaggi che fanno in qualche modo giustizia, ma poi chiedono in cambio un prezzo alto».

Agueci ha ricordato che quando era bambino i grandi accettavano, accanto alla legge dello Stato valida in alcuni contesti, l'esistenza di un'altra legge. E così è, secondo il procuratore, ancora oggi: «Se ti rubavano la macchina, era inutile fare la denuncia. Mentre se conoscevi chi gestiva il quartiere, potevi riaverla anche in tempi brevi».

EduchiAmoci alla legalità è l’evento inaugurale della campagna di comunicazione sociale che l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Città Sant’Angelo, in collaborazione con Regione e cooperativa New Aid, dedica al rispetto delle leggi e alla prevenzione dei comportamenti violenti, intolleranti o conniventi.

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