Aiuti per gli affitti alle famiglie povere Parte il nuovo bando

PESCARA. A più di un anno dalla presentazione delle domande al Comune, 800 famiglie indigenti sono ancora in attesa degli aiuti promessi per pagare gli affitti. I contributi della Regione sono in ritardo. Intanto, riparte la corsa alle richieste.

AIUTI IN RITARDO Alberto Corraro, segretario del Sicet, il sindacato degli inquilini della Cisl, ha segnalato un forte ritardo nell'assegnazione dei contributi richiesti dalle famiglie lo scorso anno per i canoni di locazione versati nel 2008. «Anche stavolta», ha affermato, «la Regione ha stanziato con notevole ritardo i fondi ai Comuni per aiutare gli inquilini indigenti. Da quanto mi risulta, i soldi sarebbero arrivati solo adesso agli enti locali. I cittadini dovranno aspettare almeno un altro mese per avere l'assegno. Nel frattempo, continuo a ricevere telefonate di persone allarmate perché i contributi non arrivano».

RIPARTONO LE DOMANDE Mentre gli 800 inquilini restano in attesa, riparte la corsa per ottenere i contributi degli affitti versati nel 2009. Il bando dell'assessore Isabella Del Trecco è stato pubblicato mercoledì scorso e gli interessati hanno tempo fino al 16 luglio per presentare le domande. Si preannuncia un'altra valanga di richieste. Ogni anno aumentano sempre di più i cittadini con bassi redditi che si rivolgono al Comune per ottenere gli aiuti per pagare gli affitti. Nel 2007, le domande presentate erano state 614; nel 2008, 724. Nel 2009, il numero è cresciuto ancora. Secondo i dati provvisori, dovrebbero essere circa 800. Analizzando le richieste presentate, si scopre che le famiglie spendono quasi la metà degli stipendi per pagare l'affitto. Questa situazione continua a peggiorare. Nel 2007, l'incidenza del canone sul reddito di chi ha presentato domanda era del 45 per cento; nel 2008, la percentuale è salita fino al 47,71.

REQUISITI RICHIESTI
Possono richiedere i contributi i cittadini italiani, dell'Unione europea e gli extracomunitari, solo se muniti di permesso o carta di soggiorno, iscritti nelle liste di collocamento, o che esercitano un'attività lavorativa. I richiedenti devono essere residenti a Pescara e inquilini in un alloggio in affitto non a canone sociale con regolare contratto. Sono escluse le case popolari. Il reddito annuo per ottenere gli aiuti non deve superare i 12.923,82 euro. L'incidenza del canone sul reddito complessivo non deve essere inferiore al 14 per cento (per i redditi fino a 11.532,56 euro), o al 24 per cento (per i redditi non superiori a 12.923,82 euro).

RIDOTTI I FONDI
Sarà poi la Regione, il prossimo anno, a stabilire le quote da ripartire ai Comuni per l'assegnazione dei nuovi aiuti. Ma il segretario del Sicet ha già lanciato l'allarme. «La Finanziaria del governo Berlusconi», ha avvertito, «ha ridotto i fondi destinati al pagamento dei canoni di locazione. A fronte di un aumento delle famiglie in difficoltà economiche, che presentano le domande perché non ce la fanno a pagare gli affitti, si riducono i contributi».

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