PESCARA

Alberi tagliati, è protesta: "Cancellati pezzi di storia cittadina"

Il Conalpa: "Non condividiamo affatto la scelta delle nuove specie prevalentemente arbustive"

PESCARA. "Il restyling continua. Al posto dei lecci ormai morti si pianteranno solo agrifogli. A Pescara si tagliano tutti i lecci ormai distrutti dalla cocciniglia, morti perché non sono stati curati per lungo tempo". E' la posizione della sezione pescarese del Conalpa (Coordinamento nazionale alberi e paesaggio), secondo cui il verde urbano subisce e sconta i danni di una gestione non ottimale del passato e del presente in cui si tagliano alberi a volontà.

Secondo il Conalpa il Comune sta cancellando pezzi di storia pescarese. "Non condividiamo affatto la scelta delle nuove specie prevalentemente arbustive che saranno piantate intorno al palazzo comunale e non solo", continua l'associazione, "in una città che soffre l'isola di calore urbana, schiacciata da cemento e polveri sottili, si continua a evitare la progettazione e realizzazione di infrastrutture verdi. Da come si legge nelle dichiarazioni del Comune il nuovo campione del verde urbano è e sarà un agrifoglio, l'Ilex "Nellie Stevens", un ibrido a crescita media, che impiega decenni per arrivare a massimo 8 metri di altezza. Un arbusto o piccolo albero ornamentale, costoso, che si utilizza in giardini e parchi in associazione però ad altre specie, ma che in questo caso andrà a sostituire tutti i lecci malati".

"Non capiamo come mai il Comune intende rifiutare formidabili alberature con tiglio e bagolaro che sono stati definiti dal Cnr - Consiglio nazionale delle ricerche - e da molteplici ricercatori come tra i migliori alberi contro lo smog, perfetti per l'ombra e molto resistenti all'inquinamento. Oppure perché non utilizzare siepi di Eleagnus e Ligustro, anch'esse molto toste contro il particolato fine. Siamo molto preoccupati per queste scelte a nostro avviso sempre più discutibili nella gestione del verde urbano pescarese che, oltre a non prevedere la realizzazione di infrastrutture verdi, rifugge dalla scelta di alberi e arbusti nobili di indubbio valore ecologico. Come si dice, gli errori si pagano. In una città così complessa abbiamo bisogno di alberature che possano fare ombra e schermare l'inquinamento".