Alessandrini il più votato nel sondaggio del Pd

Il consigliere comunale batte Mascia e Testa: «Sto pensando di candidarmi» Il presidente della Camera di commercio Becci tentato di capeggiare una civica

PESCARA. È Marco Alessandrini la carta vincente del centrosinistra. Il candidato in grado, forse, di battere il sindaco uscente Luigi Albore Mascia e persino il presidente della Provincia Guerino Testa, se dovesse essere lui a correre per il centrodestra. È quanto risulta dal sondaggio, strettamente riservato, effettuato dall’istituto Ipr marketing su un campione di mille cittadini. Lo ha commissionato il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci per testare il candidato sindaco migliore, in grado di conquistare la roccaforte del Comune di Pescara, perduta 5 anni fa con la vittoria del centrodestra. Il sondaggio dovrebbe anche servire a ricompattare il partito su un unico candidato ed è per questo che ieri sera, alle 21, è stato convocata d’urgenza la direzione del Pd per analizzare il sondaggio e invitare gli altri probabili candidati alle primarie a fare un passo indietro. Ma uno dei concorenti, il capogruppo Moreno Di Pietrantonio, ha già fatto sapere che non si ritirerà.

Il sondaggio. È stato un exploit, sicuramente inatteso, quello di Marco Alessandrini. Il consigliere comunale, secondo i risultati trapelati ieri, sarebbe stato il più votato tra i mille intervistati dall’istituto Ipr marketing. Il suo grado di popolarità, secondo indiscrezioni, raggiungerebbe addirittura il 70 per cento, probabilmente perché Alessandrini si è fatto già conoscere cinque anni fa, quando ha perso il confronto con Albore Mascia nella corsa a sindaco. Il grado di fiducia dei cittadini nei confronti del consigliere del Pd, invece, supererebbe il 50 per cento.

Ma il risultato più importante sarebbe quello emerso dal confronto con i probabili candidati del centrodestra. Alessandrini vincerebbe in un duello con Mascia e anche con Testa, considerato da alcuni il più forte, e persino con il leader di Pescara futura Carlo Masci, se si dovesse candidare. In caso di un eventuale ballottaggio, Alessandrini riuscirebbe a pescare l’89 per cento dei voti dal centrosinistra, il 28 per cento dal centrodestra e addirittura l’86 per cento dai grillini.

Al secondo posto, al di sotto di qualche punto, troviamo la deputata del Pd Vittoria D’Incecco, disponibile a candidarsi a sindaco solo se tutto il partito dovesse sostenerla. Secondo indiscrezioni, la parlamentare sarebbe pronta a rinunciare a correre alle primarie, proprio perché non riuscirebbe ad avere il consenso unanime del partito. Anche lei riuscirebbe a battere sia Mascia, che Testa. Al terzo posto troviamo Di Pietrantonio. In basso nella classifica del sondaggio ci sarebbero, invece, il consigliere comunale Antonio Blasioli, l’ex presidente della Regione Enrico Paolini e l’altro consigliere Gianluca Fusilli.

Confronto tra Mascia e Testa. Il sondaggio mette a confronto i probabili candidati del centrosinistra con quelli del centrodestra. Testa, in un confronto alle elezioni con l’esponete del Pd Alessandrini, risultebbe un po’ più forte rispetto ad Albore Mascia e Masci.

«Forse mi candido». Tre giorni fa, Alessandrini aveva escluso di volersi ricandidare a sindaco. «Repetita non iuvant», aveva detto. Ma ora alla luce del risultato del sondaggio ci sta ripensando. «Scioglierò la riserva nelle prossime ore», ha assicurato ieri, «voglio pensarci, perché, a differenza di cinque anni fa, stavolta sento maggiormente il peso della responsabilità di un’eventuale candidatura a sindaco». La sua risposta arriverà in tempi brevi. Domani, alle 13, scade il termine per presentare le domande per partecipare alle primarie del centrosinistra, in programma per domenica 9 marzo. Non è escluso che, alla fine, possa esserci una rivincita tra Alessandrini e Mascia.

Di Pietrantonio non rinuncia. Il tentativo di ricompattare il partito su un unico candidato, grazie all’esito del sondaggio, rischia di fallire. Di Pietrantonio non farà un passo indietro.

In campo anche Becci? Il presidente della Camera di commercio Daniele Becci, forse, si candiderà a sindaco con una lista civica. «C’è troppo malcontento nella società civile», ha commentato ieri. Lunedì, invece, aveva escluso di volersi candidare.

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