Alghe sulla spiaggia, raccolti 180 quintali in un giorno solo

Emergenza nella spiaggia di Porta nuova e tra i balneatori monta la protesta

PESCARA. Centosessanta quintali di alghe raccolti tre giorni fa, altri 180 prelevati con l'ultimo passaggio dei mezzi di Attiva. Sono i numeri a dire che la presenza di alghe sulla spiaggia di Porta nuova è un'emergenza. «Stiamo riducendo i disagi al minimo», annuncia l'assessore all'Ambiente Isabella Del Trecco. Ma, tra i balneatori, monta la protesta per i sacchi di alghe lasciati sotto al sole.

«L'altro giorno ci sono volute sei ore di lavoro per riempire cinquanta bustoni di alghe», afferma Rita Febo, titolare dello stabilimento La Conchiglia, «e gli operai del Comune non sono venuti neanche subito a portare via i sacchi».  «Ben 25 i sacchi individuati a ridosso dello stabilimento balneare Lido Azzurro», ribatte l'assessore Del Trecco, «ieri mattina Attiva ha ritirato anche 160 quintali di alghe provenienti soprattutto dallo stabilimento La Perla rosa». Del Trecco ricorda, poi, il numero da contattare per l'emergenza alghe: 346.8691007. 

Ma davanti a cestini pieni di rifiuti, aiuole invase da bottiglie, lattine e cartacce, auto costrette a parcheggiare tra la spazzatura, monta la protesta dei balneatori: «Da quando è stata rifatta la pavimentazione stradale a Porta nuova viviamo nel degrado», denuncia Febo, «gli operatori di Attiva passano di rado e la manutenzione ordinaria è affidata solo ai proprietari degli stabilimenti». 

Prima dei lavori che hanno cambiato il volto al lungomare Papa Giovani XXIII, i concessionari dei quattro stabilimenti che si affacciano sulla riviera (Conchiglia, Sabbia d'oro, Aretusa e La Perla rosa) pulivano da soli il tratto di marciapiedi davanti agli ingressi della spiaggia. Adesso, con la doppia pista ciclabile, i nuovi parcheggi e gli spazi verdi che fanno da cuscinetto tra l'arenile e la strada, gli spazi si sono triplicati: «Dobbiamo occuparci della spiaggia, degli ombrelloni e del bar, non possiamo raccogliere anche le cartacce buttate a terra dai vandali», prosegue Febo, «i clienti si lamentano per la mancanza di pulizia del lungomare, senza sapere che paghiamo cifre salatissime per la spazzatura: 1.800 euro a fronte di un servizio che funziona a singhiozzo».  I balneatori della zona si sono rivolti «più volte» al Comune e ad Attiva per chiedere il potenziamento del servizio: «Ma nessuno muove un dito», si lamenta Febo.

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