Introdacqua

All’antropologo Lombardi il Premio Pascal D’Angelo

INTRODACQUA. «Da anni cerco, attraverso i miei studi, di dar voce agli umiliati e offesi della nostra storia. Oggi è come se, attraverso di me, questo premio andasse a tutti loro». Con queste parole...

INTRODACQUA.

«Da anni cerco, attraverso i miei studi, di dar voce agli umiliati e offesi della nostra storia. Oggi è come se, attraverso di me, questo premio andasse a tutti loro». Con queste parole l’antropologo Luigi Lombardi Satriani, vincitore dell’11ª edizione del Premio intitolato al poeta-emigrante Pascal D’Angelo, ha ieri accolto il riconoscimento nel municipio di Introdacqua.

Da un poeta-emigrante di ieri, alla storia di oggi. Dal Sud Italia di inizio Novecento a quello del nuovo millennio. È un sottile filo rosso quello che lega Pascal D’Angelo partito, semianalfabeta, nel 1910 da Introdacqua per "lamerica" e diventato poeta in lingua inglese, e l’antropologo Lombardi Satriani. Un legame emerso in tutta la sua evidenza ieri nel corso della cerimonia di premiazione alla presenza del sindaco di Introdacqua, Giuseppe Giammarco, dell’assessore alla Cultura Orlando Orsini, del senatore Giovanni Legnini e del professor Emiliano Giancristofaro. Presente anche il presidente della giuria del Premio, Dante Maffia, per la cui candidatura al Nobel si è costituito un comitato del quale fa parte anche il Comune di Introdacqua. Dicevamo di quel fil rouge. Le sue ragioni, chiare, nelle parole di Satriani: «Questo Premio è per me motivo di particolare soddisfazione» ha detto il docente della Sapienza. «Innanzitutto perché mi viene conferito da una giuria composta da autorevoli personalità, poi perché lo ricevo qui ad Introdacqua, in un paese del Sud Italia e io, calabrese, mi sento visceralmente legato al Sud; e ancora perché è intitolato a Pascal D’Angelo, emigrato a 16 anni e poi diventato poeta, poeta in lingua inglese, ma che ha nutrito il suo mondo poetico di quelle immagini che aveva portato con sé dall’infanzia e a cui è rimasto fedele tutta la vita». Il premio a Satriani è un riconoscimento per le ricerche antropologiche condotte sul Sud Italia. Ricerche che raccontano la nostra storia. Una storia fatta anche di emigrazione. Come quella di Pascal D’Angelo o quella documentata in “Cara moglia”, il libro presentato ieri sera da Giancristofaro. «Vorrei poter dire che quello dell’emigrazione è un tema solo storiograficamente importante», ha concluso Lombardi Stariani, «invece è tragicamente attuale».

Annalisa Civitareale

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