LA MOSTRA

All’Aurum arte e solidarietà per aiutare il Museo delle Genti

PESCARA. Apre oggi la mostra "Distillati d'Arte Contemporanea", 25 artisti per il Museo delle Genti d'Abruzzo. Dopo il successo della scorsa edizione si ripropone l'appuntamento con l'arte e con la...

PESCARA. Apre oggi la mostra "Distillati d'Arte Contemporanea", 25 artisti per il Museo delle Genti d'Abruzzo. Dopo il successo della scorsa edizione si ripropone l'appuntamento con l'arte e con la solidarietà in favore del Museo delle Genti d'Abruzzo. Stasera, alle 19, sarà inaugurata all'Aurum di Pescara la mostra delle opere donate alla Fondazione del Museo da alcuni fra i più significativi autori contemporanei del panorama nazionale che hanno aderito ad un'iniziativa nata per scopi benefici e trasformatasi in un evento d'arte e di cultura. Grazie alla disponibilità degli artisti, il curatore Roberto Rodriguez ha potuto proporre un confronto tra arte figurativa e arte non-figurativa. Da un lato della Sala degli Alambicchi dell’Aurum saranno esposte le opere di alcuni degli artisti che hanno scritto le pagine della "nuova figurazione", insieme ad alcuni rappresentanti della tradizione figurativa e della pop-art italiana. Sul lato opposto concettuali e astrattivisti. Dopo l'esposizione all'Aurum la mostra si potrà visitare nel suggestivo "Spazio Arte" del Museo delle Genti d'Abruzzo - con l'aggiunta di grafiche e pezzi unici dei maestri del '900 italiano - mentre la sera di domenica 2 dicembre le opere verranno battute all'asta e l'intero ricavato sarà devoluto alla Fondazione Genti d'Abruzzo, a sostegno delle sue attività museali. I 25 artisti sono Ventrone, Di Stasio, D'Arcevia, Bartolini, Galliani, Tacchi, Vaccari, De Poli, Possenti, Buscioni, Calabria, Barni, Rainaldi, Patella, Gallo, Selden, Bordas, Barzagli, Mulas, Modica, Bonalumi, Giulia Napoleone, Strazza, Carmi, Griffa e Lo Giudice. Oltre a questi, Balsamo, Tommaso Cascella e Galliani hanno rinnovato il loro sostegno al Museo e la loro presenza all'iniziativa. In mostra anche le foto di Gino Di Paolo su Beuys.