Alla cassa per Imu e Tasi Si paga entro il 16 giugno

Ultimi giorni per i versamenti, code in banca e alle Poste per evitare sanzioni

PESCARA. A Pescara, ci sono 74mila contribuenti che devono pagare ogni anno l’Imu o la Tasi. La scadenza per versare il primo acconto di entrambe è fissata per martedì prossimo 16 giugno e non tutti si sono ancora messi in regola.

La corsa per evitare le sanzioni è cominciata e già si intravedono agli uffici postali e nelle banche le prime file per pagare i due tributi comunali, evitando così di incappare in pesanti sanzioni.

Le novità, rispetto all’anno scorso, non sono molte. I pochi cambiamenti riguardano l’Imu. Nelle settimane scorse, il consiglio comunale ha approvato una modifica al regolamento dell’imposta locale che, di fatto, cancella tutte le agevolazioni. In pratica, i proprietari che affittano casa a canone concordato e i genitori che assegnano i loro immobili in uso gratuito ai propri figli non dovranno più effettuare il calcolo dell’Imu con l’aliquota ridotta del 9 per mille, ma dovranno applicare l’aliquota massima del 10,6 per mille. Insomma, un piccolo salasso che, indubbiamente, andrà a pesare sulle tasche dei contribuenti.

Altri cambiamenti non ci sono stati. Le aliquote, sia dell’Imu, che della Tasi, restano tutte al massimo. Sono state aumentate dopo l’estate dell’anno scorso per consentire all’amministrazione comunale, alle prese con i conti in profondo rosso, di incassare di più. Fortunatamente, sono rimaste le detrazioni previste per le abitazioni principali, ossia 200 euro per quelle di lusso soggette all’imposizione dell’Imu, e 100 euro per le prime case cui viene applicata la Tasi.

Insomma, molti contribuenti pagheranno, per l’Imu o per la Tasi, la stessa cifra versata alla fine dell’anno scorso. A meno che non siano intervenute, nel frattempo, delle variazioni patrimoniali o dei mesi di possesso dell’immobile. In qualsiasi caso, i contribuenti potranno rifare il calcolo dell’imposta da pagare a mano, oppure utilizzando i calcolatori elettronici che si trovano nei siti. Attenzione però, perché quello del Comune di Pescara non è stato aggiornato. I dati sono rimasti quelli del 2014 e, quindi, il calcolo in determinati casi potrebbe risultare errato.

Comunque sia, il tempo a disposizione è poco, come ricorda l’assessorato guidato da Bruna Sammassimo. Martedì prossimo è l’ultimo giorno per pagare, dopodiché i contribuenti ritardatari rischieranno di pagare di più con le sanzioni. Sanzioni che non sono di poco conto. In caso di mancato pagamento nei termini previsti, la tassa verrà aumentata del 30 per cento, più gli interessi pari al 2,5 per cento in ragione d’anno. Tuttavia, i cittadini potranno utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso che prevede sanzioni decisamente più leggere, ammesso però che si mettano in regola entro un anno dalla scadenza del mancato versamento.

Le sanzioni ridotte vanno dallo 0,2 per cento giornaliero per ogni giorno di ritardo, più gli interessi del 2,5 per cento, se il pagamento viene effettuato entro il 14esimo giorno di ritardo, fino al 3,75 per cento, più gli interessi, per il versamento effettuato entro il 30esimo giorno dalla scadenza e fino a un anno.

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