Allagamenti a Montesilvano, foto di protesta pubblicate sul profilo facebook di Cordoma

Residenti critici con il sindaco per la città allagata. Le accuse sul social network

MONTESILVANO. L'album di foto si chiama «il mare in casa» e i protagonisti sono tre: via L'Aquila, un fiume d'acqua piovana e liquami di fogna che sommerge la strada e il sindaco Pasquale Cordoma. Che c'entra il sindaco? Stufi di combattere una battaglia impossibile contro gli allagamenti, i residenti protestano sulla pagina Facebook di Cordoma, detto Lillo. Così Sonia Travaglini denuncia al sindaco il disastro di venerdì scorso quando in otto ore è caduta la pioggia di un mese (45 millimetri).

È beffardo il commento sotto le foto di via L'Aquila allagata: dal Comune, racconta Travagliani, «ci hanno detto dove la mettiamo l'acqua? Bhé, gli ho detto, non fa niente: la faccio entrare a casa mia, non vi preoccupate». Venerdì, via L'Aquila allagata è rimasta aperta: il passaggio delle auto ha causato l'effetto onda e l'acqua è entrata nelle case. «Uno schifo», dice Travaglini. In un'altra foto si vede Paolo Butti con l'acqua alle ginocchia: «Questa foto è da pubblicare sul Centro», suggerisce Paola Marchese. Antonio Pluto commenta: «Una vergogna, con le tasse che ci fanno pagare».

Di fronte al disastro degli allagamenti e del fango rotolato dalla collina fino in via Verrotti e con il Pd che accusa l'amministrazione di perdere più tempo a difendersi dalle inchieste che a governare, interviene l'assessore ai Servizi Manola Musa: «Il Pd ha una memoria così corta da non ricordare che i problemi degli allagamenti sono stati causati, in passato, da loro stessi che hanno concesso permessi edilizi a più non posso, collina inclusa, dimenticando di fare i sottoservizi fognari». L'assessore declina i problemi al passato: «I residenti di numerose palazzine costruite in strade che non hanno gli scarichi delle acque bianche e nere, in condizioni meteo avverse come venerdì, vivono forti disagi».

Secondo Musa, però, «stiamo per fortuna risolvendo» i problemi. «Nel 2010», dice, «abbiamo effettuato 37 lavori alle linee fognanti e sono stati eseguiti interventi in via America, via Martiri delle Foibe, via Gramsci, via Adige con le 13 strade limitrofe, via Salinello e via Trentino che non mi sembra abbia risentito come prima».

Nonostante i lavori costati più di duecentomila euro, però, anche via Trentino è finita sott'acqua. «Nei sottopassi, partendo da via De Gasperi, abbiamo iniziato interventi con delle griglie per evitare pozze d'acqua talmente alte da non permettere il transito. La pulizia dei tombini è effettuata puntualmente. Non funziona il collettore rivierasco ostruito dai detriti: l'intervento del Consorzio di bonifica sarebbe utile alle vie sul mare per le quali abbiamo in serbo lavori nei prossimi mesi. Via Chieti, via Emilia e le traverse di via Lazio fanno parte di interventi che saranno effettuati nel 2011», assicura Musa che attacca: «Se questa amministrazione, come dice il capogruppo Pd Adriano Chiulli, è tropo impegnata a reggersi in piedi, quella passata, purtroppo, non ha retto alle inchieste ed è naufragata gettando nel fango anche la collettività».

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