Alloggi di via Rigopiano senza soldi per i lavori

Forza Italia denuncia una beffa per 80 famiglie e fa una proposta alla Regione «Reperiamo i fondi dal ponte del cielo e dall’hotel del Volto Santo di Manoppello»

PESCARA. «I 7 milioni di euro promessi dalla Regione per ristrutturare le case popolari di via Rigopiano non ci sono». A denunciarlo sono stati ieri i capigruppo regionale e comunale di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Marcello Antonelli.

«Ci sono 80 appartamenti che devono essere ristrutturati urgentemente», ha spiegato Sospiri, «ma l’amministrazione regionale non ha stanziato un euro». La conferma, secondo il capogruppo, arriverebbe da una delibera approvata dal commissario dell’Ater Paolo Costanzi il 26 giugno scorso per la richiesta di finanziamento alla Regione per ristrutturare gli 80 appartamenti. «Il provvedimento conclude», ha affermato Sospiri, «facendo presente che non ci sono impegni di spesa a carico dell’ente».

Insomma, una beffa per le 80 famiglie che attendono da anni la riqualificazione dei loro alloggi. La stessa Ater, nella relazione allegata alla delibera, fa presente che si tratta di appartamenti particolarmente degradati. «Gli edifici», si legge, «presentano infissi ormai privi delle più idonee caratteristiche di funzionalità; una situazione impiantistica con le appena minime condizioni di sicurezza e funzionalità; lo stato generale di forte degrado che richiede continui interventi di manutenzione. Gli edifici, inoltre, non rispettano le prescrizioni sull’abbattimento delle barriere architettoniche, non essendo né accessibili, né visitabili, ma risultano tuttavia adattabili».

«Più volte», prosegue la relazione, «è stata ipotizzata un’opera di totale demolizione con ricostruzione, ma l’intervento, oltre a richiedere somme di cui l’Ater assolutamente non dispone, non risulta di facile attuazione a causa dell’impossibilità di reperire alloggi in cui trasferire gli occupanti, stante la situazione di grave tensione abitativa che caratterizza, ormai da molti anni, il Comune di Pescara».

Tra l’altro, secondo un calcolo dei tecnici, la spesa per l’eventuale demolizione e ristrutturazione supererebbe i 9 milioni di euro, contro i 7 previsti per procedere alla ristrutturazione.

Ma il capogruppo regionale di Forza Italia sa come reperire i soldi che mancano e per questo ieri ha lanciato una proposta. «Possiamo recuperare», ha spiegato, «un milione di euro già stanziato per il ponte del cielo, ossia il pontile sul mare che il presidente della Regione Luciano D’Alfonso vorrebbe realizzare all’altezza della spiaggia di piazza Primo maggio. Altri 2 milioni e mezzo possono essere recuperati dai fondi che la Regione ha destinato per l’ampliamento dell’albergo di un privato accanto alla basilica del Volto Santo di Manoppello. Infine, il resto dal capitolo per la realizzazione di un sagrato per la chiesa disegnata da Mario Botta di San Giovanni Teatino».

Intanto, Sospiri ha fatto sapere di aver inviato all’assessore alle politiche della casa Adelchi Sulpizio una lettera per richiedere la convocazione, prima che si apra il cantiere, di un’assemblea pubblica in merito alla realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata in via dei Peligni.

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