«Anch’io facevo doni ai miei assessori»

L’ex presidente De Dominicis a Testa: non spendevo più di te.

PESCARA. Sono anni che la Provincia spende migliaia di euro per fare i doni di Natale ai politici. Lo ha confermato ieri l’ex presidente Giuseppe De Dominicis, chiamato in causa dall’attuale responsabile dell’ente Guerino Testa per i costi sostenuti per i regali. Il primo a finire sotto accusa nei giorni scorsi è stato proprio Testa. Il consigliere dell’Italia dei valori Attilio Di Mattia, che si fa rimborsare i viaggi da Vienna a Pescara per assistere alle sedute del consiglio, ha gridato allo scandalo per aver scoperto una spesa di 6.547 euro sostenuta dall’amministrazione per i regali di Natale ad assessori, sindaci e consiglieri della Provincia.

Ma lo scandalo, se di scandalo si tratta, parte da lontano e cioè dal passato. Il dono al politico per le feste sembra diventato una tradizione, stando alle dichiarazioni fatte ieri da De Dominicis. «Nel 2008, quando ero presidente, abbiamo regalato delle agendine, non solo ai politici, ma anche ai dipendenti». Si tratta di agendine griffate, costate decine di euro. Ma in passato lo stesso De Dominicis ha anche regalato spillette d’oro con lo stemma della Provincia da appendere alla giacca. Anche allora, secondo l’ex presidente, la spesa non superava i 6.500 euro.

Sta di fatto che ora ci si chiede se è giusto che gli amministratori decidano di fare regali utilizzando i soldi dei cittadini. Quest’anno, l’ente ha sborsato in tutto 6.547 euro, di cui 1.200 spesi da Testa per donare gemelli d’argento con lo stemma della Provincia ai suoi 8 assessori. Gli altri 5.300 euro, invece, sono stati utilizzati dal presidente del consiglio Giorgio De Luca per acquistare mini diari per i 46 sindaci, agendine e penne griffate per i 25 consiglieri. «E’ una polemica debole», sostiene De Dominicis, «quando ero presidente ho fatto solo dei piccoli doni».