Antenne non autorizzate I residenti: «Toglietele»

Il comitato cittadino Penne a Capo che rappresenta gli abitanti del quartiere chiede la rimozione degli impianti che non hanno l’ok delle Soprintendenze

PENNE. E’ ancora alta tensione per leantenne in centro. Il comitato cittadino Penne a Capo, con una lettera indirizzata alle soprintendenze interessate e al Comune di Penne, ha chiesto tramite il proprio legale Mirko Passeri l’immediata rimozione di tutti i tralicci e i ripetitori che non sono in possesso delle autorizzazioni paesaggistiche e archeologiche necessarie. La vicenda, fatta di protocolli d’intesa non rispettati, promesse non mantenute e riunioni senza esito, ha fatto sì che tra l’amministrazione comunale e il comitato cittadino si generasse un muro contro muro. Dopo le pressanti sollecitazioni della vice presidente del comitato anti antenne pennese Donatella Di Pietrantonio, la Soprintendenza ai beni archeologici d’Abruzzo ha inviato al Comune una richiesta di informazioni rispetto all’antenna Polab, installata proprio dinanzi l’ingresso di Porta Teramo durante la passata amministrazione Di Marcoberardino. L’antenna radio cellulare Polab – così si legge nel documento inviato al Comune di Penne – è stata realizzata senza l’autorizzazione della Soprintendenza ai beni archeologici d’Abruzzo, nonostante la zona fosse posta a vincolo. La Soprintendenza ha dunque chiesto all’amministrazione comunale del capoluogo vestino di comunicare se l’installazione dell’alto traliccio sia stata formalmente autorizzata dal Comune. Con una raccomandata inoltrata il 3 aprile scorso dal responsabile del settore urbanistica Giuseppe De Sanctis, l’ente vestino si è invece limitato a far sapere alla Soprintendenza di non essere in possesso di cartografie aggiornate e, dunque, di non sapere se le opere realizzate siano o meno soggette a vincolo o a pareri. L’assenza di certezze da parte del Comune ha mandato su tutte le furie gli aderenti al comitato cittadino Penne a Capo e tutti i residenti dell’antico quartiere pennese, che ormai da troppo tempo vivono letteralmente circondati da ripetitori e tralicci. Nella zona, inoltre, nonostante le numerose richieste indirizzate alle autorità competenti, non sono ancora state installate le apposite centraline necessarie al monitoraggio, ventiquattro ore al giorno, delle emissioni di onde elettromagnetiche. Il Comitato Penne a Capo, hanno annuciato alcuni degli aderenti, boicotterà quasi sicuramente la conferenza dal titolo "Le onde elettromagnetiche in cui viviamo" che il Comune ha programmato per il prossimo 21 maggio.

Francesco Bellante

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