PESCARA
Apre al pubblico il Museo dell’Ottocento nella prestigiosa sede dell’ex Banca d’Italia
Tre piani e quindici sale in un percorso che abbraccia i dipinti di Antonio Mancini, la scuola napoletana e quella francese di Barbizon. Domani l'inaugurazione
PESCARA. Fortemente atteso da studiosi e addetti ai lavori, apre al pubblico domani (domenica 19 settembre) il Museo dell’Ottocento – Fondazione Di Persio-Pallotta, nella prestigiosa sede dell’ex Banca d’Italia in viale Gabriele d’Annunzio a Pescara. Tre piani e quindici sale, un percorso che accompagna il visitatore in un viaggio irripetibile che, partendo dai dipinti di Antonio Mancini, raggiunge i più importanti interpreti della scuola napoletana e, quindi, i pittori francesi del XIX secolo, in particolare appartenenti alla Scuola di Barbizon.
L’edificio del primo Novecento, restaurato e adattato agli standard museali internazionali, ospita la collezione di capolavori dell’Ottocento italiano e francese dei coniugi Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta. Con passione, costanza e non pochi viaggi intercontinentali, i Di Persio hanno raccolto in circa trentacinque anni di ricerca centinaia di dipinti di eccezionale qualità artistica, in grado di raccontare un secolo – l’Ottocento – ricco di ideali e innovazioni, animato da un lato dall’attaccamento alla natura e alle tradizioni, dall’altro dall’esaltazione della modernità. Oltre alla sorprendente varietà di dipinti, la raccolta si distingue per la qualità delle cornici, che vanno dal XVI al XIX secolo, scelte di volta in volta con l’obiettivo di porsi in piena armonia con le opere d’arte.
La raccolta Di Persio-Pallotta ha inizio nel 1987, con l’acquisto di un dipinto del pittore romano (ma napoletano d’adozione) Antonio Mancini, risalente al suo secondo periodo inglese: il Ritratto di Mrs. Fry (1907). Gli studi storico-artistici erano in quel momento ancora lontani dalla riscoperta di Mancini, oggi celebrato con importanti retrospettive da alcuni dei più importanti musei tra Europa e Stati Uniti. Un percorso a ritroso porterà poi i Di Persio ad acquisire capolavori della fase giovanile del pittore, tra cui il celebre Prevetariello in preghiera (1873) e Verità (1873), definito da Dario Cecchi una delle più belle opere dell’Ottocento italiano. La collezione si è poi ampliata negli anni con dipinti di altri maestri napoletani e di alcuni dei maggiori pittori francesi del XIX Secolo, con particolare riferimento alla Scuola di Barbizon per sottolineare quel dialogo con la modernità d’Oltralpe instaurato da artisti come Giuseppe Palizzi.
IL PROGRAMMA. Il programma della giornata di inaugurazione del Museo dell’Ottocento prevede alle ore 10,30 nella sala consiliare del Comune di Pescara la conferenza stampa di apertura; alle ore 11,45 avrà il taglio del nastro in viale Gabriele d’Annunzio 128, alla presenza del sindaco Carlo Masci e delle autorità civili, militari e religiose; alle ore 17 all’Aurum, con l’introduzione di Stefano Papetti, la lectio magistralis di Vittorio Sgarbi sui temi della collezione del Museo dell’Ottocento. Ospite d’onore il ministro Massimo Garavaglia.
Il Museo dell’Ottocento è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle ore 13 e dalle 16 alle ore 19,30. Chiuso il lunedì.