Apre Chirurgia plastica oncologica

Primo ambulatorio in Abruzzo per la cura dei pazienti malati di tumore

PESCARA. Aprirà a settembre l'ambulatorio di Chirurgia plastica ricostruttiva oncologica dell'ospedale di Pescara. In due stanze ricavate all'ottavo piano dell'ospedale, un chirurgo plastico e un infermiere, pagati con i soldi della solidarietà, garantiranno l'assistenza ai pazienti quattro volte a settimana.

L'associazione Adricesta, presieduta da Carla Panzino, è riuscita a centrare un obiettivo, trovare trentamila euro di donazioni, sfuggito alla sanità pubblica dei tagli: così il reparto di Chirurgia plastica diretto dal primario Raul Franchi, coadiuvato dai medici Lamberto Zara ed Ezio Capoccetti, riuscirà a offrire un servizio nuovo e necessario ai pazienti malati di tumore, il primo del genere in Abruzzo. Grazie all'impegno dell'Adricesta, il reparto di Chirurgia plastica amplierà l'offerta.

«La chirurgia oncologica del Terzo millennio», spiega Panzino, «quando ricorre a un trattamento demolitivo, prevede ormai l'affiancamento di un'adeguata ricostruzione perché il recupero completo è finalizzato anche a uno stato psicologico e sociale normale. Oggi la richiesta di chirurgia oncoplastica è sempre più crescente», continua Panzino, «perché offre la possibilità di ridurre al minimo gli esiti invalidanti della chirurgia e, così, la chirurgia plastica diventa parte irrinunciabile del trattamento chirurgico del tumore: con questo progetto, sarà possibile rispondere alle richieste sempre più frequenti dei pazienti, limitandone le liste d'attesa e i viaggi della speranza in altri ospedali al di fuori dell'Abruzzo».

Si riempie così un vuoto nella sanità pubblica abruzzese: «È necessario facilitare l'accesso ai servizi», dice Panzino, «e, in questo tempo di tagli, l'apporto del volontariato è essenziale».

Secondo Panzino, «molti interventi, un tempo impraticabili o rifiutati per l'alta penalizzazione della qualità della vita, sono oggi effettuati routinariamente con sofisticate tecniche ricostruttive che, se da un lato permettono una piena riparazione del danno, dall'altro permettono una radicale demolizione dei tessuti colpiti con completa eliminazione della patologia». Ma l'apporto della ricostruzione plastica è indispensabile: «Il servizio di Chirurgia plastica ricostruttiva oncologica ha lo scopo di fornire un'opera di efficace e capillare prevenzione e di mettere a disposizione la professionalità di un chirurgo plastico con l'ausilio di un infermiere».

Secondo un protocollo d'intesa firmato tra Adricesta e l'Unità operativa di Chirurgia plastica con il benestare del direttore generale della Asl Claudio D'Amario, l'apertura è prevista a settembre: il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8 alle 13 e il mercoledi anche dalle 14 alle 17. Secondo la convenzione, saranno svolte visite, interventi in regime ambulatoriale e la medicazione dei pazienti operati.

«Gli interventi più complessi», spiega Panzino, «saranno messi in lista d'attesa rispettando una priorità che terrà in conto anche del tipo di urgenza».

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