Aree di risulta, investimento da 42 milioni

Presentato un nuovo studio: prevede parcheggi per 1.940 posti auto, verde, abitazioni e negozi

PESCARA. Ammonta a 42.859.000 euro l’investimento previsto per le aree di risulta. La cifra è emersa ieri, durante la doppia riunione che il sindaco Marco Alessandrini ha convocato per illustrare un nuovo studio per la riqualificazione dell’ex stazione, elaborato dalla società Sinloc, di Padova. In mattinata, è stato presentato alla maggioranza; nel pomeriggio, all’opposizione. E il 16 giugno, all’Urban center di piazza Salotto, si svolgerà un incontro sempre su questo lavoro con gli studi professionali.

L’opera elaborata dalla Sinloc è stata già anticipata dal Centro qualche mese fa. Le cifre fornite ieri sono le stesse. Lo studio prevede negli 11 ettari la realizzazione di due parcheggi a silos in superficie, sia a nord delle aree, che a sud, per un totale di 1.940 posti auto. Nella parte centrale, un’area verde di 9.000 metri quadrati. Invece, a sud 1.250 metri quadrati di residenziale, ossia abitazioni; e a nord, di fronte al Bingo in via Michelangelo, 5.000 metri quadrati di commerciale, cioè negozi.

Via Bassani e Pavoni, ossia la strada che costeggia la stazione centrale, dovrebbe essere in parte interrata con gli stalli per gli autobus costruiti nel sottosuolo. Tutto questo dovrebbe essere realizzato da un privato che, in cambio, otterrebbe la gestione di tutte le strutture per vent’anni.

Lo studio suggerisce due possibili scenari per arrivare alla riqualificazione delle aree. Il primo, prevede, di scomporre l’operazione in tre distinte procedure: asta pubblica, per la cessione dei lotti immobiliari; concessione in costruzione e gestione dei parcheggi in struttura a raso; appalto pubblico per la riqualificazione del piazzale, le cui risorse verrebbero garantite da un eventuale canone di concessione della sosta e dal ricavato di un’asta pubblica. In alternativa, si ipotizza di sondare il mercato attraverso una manifestazione d’interesse e successivamente fare un bando per la costruzione e gestione della sosta.

Forti perplessità sono state espresse dai consiglieri di opposizione. «Non ci possiamo legare per vent’anni al privato», ha commentato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «nello studio, poi, non viene preso in considerazione corso Vittorio e la filovia non si capisce che fine farà».(a.ben.)

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