Arrestato l’assessore regionale alla cultura, parla l’organizzatore del concorso

L'organizzatore del concorso. «Mi auguro che qualcun altro segua il mio esempio qualora debba trovarsi nella stessa spiacevole situazione. Altrimenti in Italia non cambierà mai nulla», sono le poche parole che Andrea Mascitti, organizzatore del concorso internazionale «Mario Nascimbene award» per musiche da film, usa per commentare l'arresto dell'assessore regionale De Fanis per tangenti, che sarebbero state chieste proprio per l'organizzazione del concorso, giunto all'ottava edizione, e per un evento al Salone del Libro di Torino, manifestazioni nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni della nascita di D'Annunzio. «Non posso rilasciare altre dichiarazioni, le indagini sono in corso. Posso solo dire che il gesto che ho sentito di fare deriva dalla volontà di dire basta a un certo modo di considerare la politica» aggiunge.L'ultima edizione del Premio Nascimbene si è tenuta ad Atessa nel settembre scorso. Nel meccanismo corruttivo individuato dalla procura di Pescara, a fronte di ogni preventivo presentato veniva proposto un aumento per poter pagare la tangente. Nel caso del Salone del Libro di Torino il musicista Mascitti propone un evento dal costo di 2.200 euro e nell'intercettazione la segretaria di De Fanis, Lucia Zingariello afferma che «vabbé, tu hai scritto adesso duemila e duecento sono le spese vere!», e alla risposta affermativa di Mascitti risponde «e invece quello che presentiamo sono quattro mila e quattro». «Sì, esatto - risponde Mascitti, che registra le conversazioni in accordo con la Procura - però io qua non c'ho messo niente». A quel punto interviene l'assessore De Fanis che ribatte «ci deve essere anche per la nostra associazione». L'associazione di cui parla l'assessore è "Abruzzo Antico", che fa capo direttamente a lui. E sarà infatti l'associazione dell'assessore a pagare Mascitti, dopo aver ricevuto i soldi dalla Regione. «Allora - chiude De Fanis - sono... facciamo, millecentocinquanta alla nostra associazione e millecentocinquanta a te». E che Abruzzo Antico sia riconducibile a De Fanis lo conferma lo stesso assessore più avanti a Mascitti «perché noi, ti ho caricato nella mia associazione...», che per lavori inesistenti verrà saldata dalla onlus di Mascitti. Ed é lo stesso assessore a spiegare mesi dopo gli eventi, come 'spartirè i soldi del salone del Libro di maggio. A settembre l'incontro tra i due con De Fanis che consegna l'assegno da 4 mila e 400 euro«Che facciamo mille a me e mille a te?» Mascitti poi racconta: «E lui mi ha detto: vai oggi stesso in banca dove hai il conto, poi aspetta lunedì e preleva mille euro giustificandoli come spese personali, poi mi chiami al telefono, però attento che abbiamo tutti i telefoni sotto controllo e quando mi chiami dimmi: allora per quel progetto quando ci vediamo?»

Il gip. «Le dichiarazioni rese da Andrea Mascitti sono da ritenersi credibili in quanto il suo narrato si palesa logico, coerente, dettagliato, verosimile, reiterato, costante ed univoco, sostenuto da numerosi riscontri esterni di tipo documentale e dal contenuto delle conversazioni». È uno dei passaggi dell’ordinanza cautelare del gip di Pescara per motivare le esigenze cautelari a carico dei quattro indagati. «L’esposizione dei fatti - prosegue l’ordinanza - è ricca di dettagli ed è apparsa significativa della volontà precisa di fornire una esposizione completa, precisa, e particolareggiata, indice di lealtà e di assenza di qualsiasi sospetto manipolatorio e calunniatorio da parte della parte offesa che spontaneamente ha fornito ogni collaborazione agli inquirenti».

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