Asl Pescara, tre indagti per la moglie di Pagano

Chiusa l’inchiesta sul concorso che avrebbe dato ingiusto profitto a Soldato: la commissione d’esame è accusata di averla favorita

PESCARA. Tre indagati per abuso d’ufficio: il pm Mirvana Di Serio chiude l’inchiesta sul concorso della Asl vinto dalla moglie del presidente del consiglio regionale Nazario Pagano lasciando nomi e reati immutati. La vicenda ruota attorno al concorso «a porte chiuse» vinto da Graziella Soldato e, per l’accusa, i componenti della commissione d’esame avrebbero arrecato alla donna un «ingiusto profitto» di 45 mila euro.

I nomi degli indagati per abuso d’ufficio sono quelli di: Antonio Caponetti, 53 anni di Montesilvano, Carla Granchelli, 59 anni di Pescara, e Giancarlo Diodati, 59 anni di Pescara.

L’indagine della squadra Mobile di Pierfrancesco Muriana è partita da un esposto del consigliere comunale dell’Idv ed ex presidente dei revisori dei conti della Asl Fausto Di Nisio ed è passata attraverso gli interrogatori dei tre indagati a cui è stato chiesto: «Perché non hanno firmato le dichiarazioni di non incompatibilità nascondendo rapporti stretti con la moglie di Pagano?».

Gli investigatori hanno, poi, acquisito gli atti del concorso per un posto, a tempo determinato, da dirigente medico nel servizio di Igiene, epidemiologia e sanità pubblica. La Mobile ha controllato, a campione, anche le carte di altri concorsi e ha accertato che, in altri casi, gli stessi documenti sono stati firmati.

Tra gli atti del concorso finito sotto inchiesta non sarebbe stato citato un rapporto scolastico tra Soldato e Granchelli: invece, la dirigente del servizio di Igiene e sanità pubblica, nell'anno accademico 2004/2005, è stata relatrice della tesi di laurea della moglie di Pagano intitolata «Vantaggi e limiti del vaccino antivaricella».

A scoprire la tesi è stato sempre Di Nisio navigando su Internet: il libro è pubblicato nella sezione «tesi specializzate» nel sito della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica dell'Abruzzo e del Molise.

Secondo il capo d'imputazione, tra la moglie di Pagano e la commissione che ha valutato «molto brillante» la sua prova orale dopo uno scritto da sesto posto, ci sono stati «frequenti rapporti telefonici, anche nel periodo delle prove». È questa un'altra domanda che la Mobile ha posto agli indagati durante l’interrogatorio.

Secondo l'analisi dei tabulati telefonici, Soldato e Granchelli si sono sentite «anche il giorno del colloquio e della stesura della graduatoria definitiva di merito». (p. au.)

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