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Ater: gli abusivi sfrattati a Zanni per il rispetto della legge

PESCARA. «L’Ater non può operare alcuna apertura, se a essa corrisponda un operare contro legge e che le domande di sanatoria, effettuate secondo legge, vengono vagliate dalla commissione Erp...

PESCARA. «L’Ater non può operare alcuna apertura, se a essa corrisponda un operare contro legge e che le domande di sanatoria, effettuate secondo legge, vengono vagliate dalla commissione Erp (edilizia residenziale pubblica, ndr) e non dall’Ater». Risponde così l’ente che gestisce circa 4.500 alloggi a Pescara agli inquilini abusivi sfrattati di Zanni o che hanno avuto la proroga fino al 15 ottobre che chiedevano di poter accedere alla procedura di sanatoria.

«L’Ater è sempre disponibile», prosegue la nota di un dirigente dell’ente, «ad accettare denaro per cercare di ricompoorre le situazioni di debito. Quando non lofa vuol dire che non può parlo per chiare disposizioni di legge». L’ente spiega anche la situazione degli alloggi vuoti: «Sono appartamenti non immediatamente riassegnabili perché necessitano di opere di ripristino ai fini dell’agibilità. I lavori sono inseriti nell’ambito della programmazione degli interventi che devono essere approvati dal consiglio regionale nella seduta di venerdì prossimo. Gli alloggi verranno messi a disposizione del Comune che, per compito istituzionale, ne curerà la riassegnazione in base alla graduatoria degli aventi diritto. A Zanni c’è un solo alloggio vuoto da cui è stato sfrattato un utente che neanche ci viveva e che ha distrutto le porte. Devono essere revisionati gli impianti elettrico e del gas, devono essere eliminati alcuni vecchi mobili e si è anche riempito di piccioni. Per il ripristino è da presumere una spesa di circa settemila euro. Se prendiamo il canone medio di cinquanta euro ci vorrebbero circa dieci anni per recuperare quel denaro, oltre quaranta se venisse applicato quello minimo da quattordici euro».(l.z.)

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