Avvocati per il sociale

Assistenza completa, a prezzi fissi modici e senza appuntamento

PESCARA. Ventinove euro per una consulenza legale, senza il peso e l'obbligo di prenotare un appuntamento e dieci esperti pronti a rispondere a domande che coprono vari settori del diritto, da quello civile al penale e all'amministrativo. Nasce così a Pescara "Il centro giuridico", il primo studio legale sulla strada, che aprirà le sue porte ai cittadini a partire da domani mattina in via Edmondo De Amicis.

In pratica, un negozio con larghe vetrate affacciate sulla strada, dove, questa volta, a portata di tutti saranno i legali e la loro esperienza giuridica.  Un'iniziativa nata dalla collaborazione di tre giovani avvocati, Luigi Di Corcia, Gianluca Di Bartolomei e Alessio Pierantozzi, che portano anche nel capoluogo adriatico un nuovo modo di avvicinarsi ai problemi dei semplici cittadini: assistenza legale completa, in tempi brevi, a prezzi fissi e accessibili anche per i meno abbienti.

Il nuovo centro giuridico, oltre ai tre soci fondatori, conta anche su sette consulenti esterni, specializzati in diversi rami del settore legale. Recupero crediti, redazione di contratti, responsabilità medica, tutela dei consumatori, infortunistica e sinistri stradali, infrazioni del codice della strada, locazioni e sfratti, diritto condominiale e del lavoro oppure diritto penale e della famiglia e assistenza per i stranieri, ecco alcune delle competenze dello studio.  «Nei Paesi nordici gli studi legali su strada, i cosiddetti legal shop, sono a migliaia, si tratta di una realtà ben consolidata», spiega Di Corcia, «nel nostro paese, purtroppo, le iniziativi simili sono ancora poche.

La professione legale ha bisogno di essere movimentata e rinnovata, l'avvocato si deve avvicinare sempre di più alla gente, soprattutto alle persone con risorse limitate che non possono ricorrere all'assistenza offerta dagli studi legali tradizionali».  «Molti sono intimoriti dal conto salato delle parcelle e dai tempi lunghissimi dei processi. Ecco la grande differenza tra uno studio legale tradizionale e lo studio sulla strada, che prova ad abattere tutte queste barriere», aggiunge Di Bartolomei, il rappresentante del Centro giuridico. «Adesso ognuno può avere il suo avvocato personale. Niente più segretarie, niente più appuntamenti.

La trasparenza è massima, il cliente è in grado di conoscere sin dal primo incontro il costo massimo dei servizi, persino quelli giudiziali, e potrà tranquillamente scegliere se usufruirne o meno».  «Nel nostro centro cerchiamo di puntare sulla conciliazione, perché spesso i semplici cittadini hanno dei problemi che si potrebbero risolvere in via amichevole», precisa Di Corcia. «Così possiamo farli risparmiare sia il tempo sia, soprattutto, il denaro.

Per questo stiamo provando di coinvolgere anche delle associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori. Stiamo concludendo delle interessanti trattative con alcune importanti associazioni a livello nazionale».  In Italia il primo studio legale sulla strada è stato aperto a Milano nel 2008. Tale iniziativa è stata resa possibile dal decreto Bersani (Dl 223/2006) sulle liberalizzazioni delle professioni, tra cui anche quella forense.

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