Bagarre in commissione

Catoniani e opposizione attaccano la maggioranza

PESCARA. La Chiavaroli, che si presenta con mezz'ora di ritardo e fa saltare la seduta. La Caroli, che scrive un'altra lettera al presidente Di Biase per denunciare l'ennesimo forfait degli assessori invitati. Il Pd, che chiede le dimissioni del sindaco e della sua giunta. Ieri mattina, è accaduto di tutto durante i lavori delle commissioni. Catoniani e partiti di opposizione hanno sferrato un duro attacco alla maggioranza, contestando il comportamento della giunta, dei dirigenti e persino dei presidenti di alcune commissioni. In compenso, nel pomeriggio si è svolta serenamente la riunione di maggioranza con l'ex assessore Gianni Teodoro, per discutere del programma delle opere pubbliche. 

Il clima si è surriscaldato già in prima mattinata. Il primo appuntamento fissato per i consiglieri era la commissione statuto. La presidente Federica Chiavaroli (Pdl) si è presentata alla riunione con mezz'ora di ritardo e il vice presidente Vincenzo Berghella (Pdl) si sarebbe rifiutato di guidare la commissione al posto della Chiavaroli. La seduta, quindi, non si è svolta ed è scoppiata la protesta del centrosinistra con un documento firmato da Marco Alessandrini, Camillo D'Angelo, Paola Marchegiani (Pd), Roberto De Camillis (Città ponte), Fausto Di Nisio (Idv) e Giovanni Di Iacovo (Sinistra). «Denunciamo il fatto», si legge «che la maggioranza diserta da diverse settimane la commissione statuto, con ripetute assenze e ritardi della presidente. Chiediamo formalmente le dimissioni della Chiavaroli che non riesce a garantire il buon andamento dei lavori». 

Poco più tardi, è scoppiata un'altra bagarre durante i lavori delle commissioni congiunte grandi infrastrutture e ambiente presiedute, rispettivamente, da Adele Caroli e Nico Lerri, entrambi usciti dal Pdl per formare il gruppo dei catoniani Democrazia per le autonomie. Alla seduta erano stati invitati per la seconda volta gli assessori Fiorilli, Del Trecco, Ricotta e D'Ercole, ma anche stavolta non si sono presentati. Così la Caroli ha scritto un'altra lettera al presidente del consiglio Licio Di Biase per contestare il forfait degli assessori. «Non si sono presentati», è scritto, «mettendo in atto uno spreco di denaro pubblico, in quanto la loro assenza determina uno stallo dei lavori».

La lettera, firmata anche dall'opposizione, è stata poi discussa in commissione ambiente D'Angelo ha chiesto le dimissioni della giunta. La replica è arrivata da Armando Foschi (Pdl). «Quello della Caroli è un documento personale», ha osservato, «non è espressione della maggioranza, né tantomeno della commissione. I consiglieri del Pdl, Pescara futura e Udc si sono dissociati». (a.ben.)

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