Bambino morto, quattro indagati la Asl avvia un'indagine interna

Quattro medici dell'ospedale di Chieti sono stati iscritti nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla vicenda del feto nato morto all'ottavo mese di gravidanza in seguito ad una probabile emorragia interna della madre

CHIETI. Quattro medici dell'ospedale di Chieti sono stati iscritti nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta del pm di Pescara Valentina D'Agostino sulla vicenda del feto nato morto all'ottavo mese di gravidanza in seguito ad una probabile emorragia interna della madre. I provvedimenti sono propedeutici all'autopsia che in magistrato ha disposto per domani. L'inchiesta è stata aperta in seguito alla denuncia della donna.

Intanto il direttore sanitario della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Amedeo Budassi, ha disposto un'indagine interna sull'episodio della giovane mamma che ha perso il bambino che aveva in grembo, fatto avvenuto nell'ospedale di Pescara dove era stata ricoverata dopo due visite in quello di Chieti.

"Si tratta di un passaggio necessario", si afferma in una nota, "per ricostruire l'accaduto e verificare la correttezza delle procedure seguite dal personale della Clinica di Ostetricia e Ginecologia a cui la paziente è stata inviata dal Pronto Soccorso".

Intanto il direttore della Clinica, Marco Liberati, ha detto che nei confronti della donna "è stato fatto quanto era dovuto con il massimo scrupolo", e che "gli esami diagnostici a cui è stata tempestivamente sottoposta nel corso della visita non hanno rivelato l'esistenza di fonti emorragiche né sofferenze a carico del feto".

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