DOPOLA CONDANNA

Barretta: «Lady Bmw non avrà mai il mio rifugio»

PESCARA. «Quella donna non ha diritto al mio rifugio». Ha trascorso la serata con la famiglia, Ernani Barretta, l’imprenditore di Pescosansonesco che è stato condannato per truffa aggravata a sette...

PESCARA. «Quella donna non ha diritto al mio rifugio». Ha trascorso la serata con la famiglia, Ernani Barretta, l’imprenditore di Pescosansonesco che è stato condannato per truffa aggravata a sette anni e sei mesi per i ricatti a Lady Bmw mentre i suoi familiari sono stati assolti. «Da un lato c’è il sollievo per i miei figli e per mia moglie», dice l’imprenditore, «e dall’altro la rabbia perché io non c’entro nulla con quella storia, quella donna non è una bambina e la sentenza è un contentino a Lady Bmw che io non ho mai conosciuto. Ma no, Susanne Klatten non avrà mai il mio rifugio che è tutta la mia vita». La sentenza del presidente del collegio Camillo Romandini ha disposto la confisca dei soldi che vennero trovati il 23 maggio 2008 durante il blitz a Pesco–1 milione e 800 mila franchi svizzeri e 500 mila euro– e di un’auto aggiungendo un maxi risarcimento che sfiora quasi i dieci milioni di euro che Barretta dovrà dare alle tre donne tedesche, tra cui la maggiore azionista della Bmw, parti civili nel processo. «Quella donna non avrà mai il rifugio Valle Grande», continua a ripetere l’imprenditore che sta per pubblicare il suo secondo libro sulla vicenda e intitolato L’odissea della famiglia Barretta. «Il rifugio di Pescosansonesco non è un’attività fittizia come ha sostenuto la procura», spiega Barretta, «ma è un’attività che funziona e che produce reddito come ha detto anche mia figlia Clelia durante l’udienza». Per Barretta, i figli Clelia e Marcello, la moglie Beatrice Batschelet e la moglie del gigolò Sgarbi è caduta l’accusa di associazione per delinquere mentre è rimasta in piedi solo la truffa aggravata per l’imprenditore. Una sentenza che sarà appellata dai legali della famiglia Sabatino Ciprietti, Melania Navelli e Gianluigi Amoroso. (p.au.)

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