I danni riportati dal pullman dei tifosi del Pescara

L'AGGUATO DI LECCE

Bastonate e sassi contro i tifosi del Pescara: 5 feriti / VIDEO

L'assalto di ieri sera sulla strada verso lo stadio: cinquanta ultrà salentini invadono la Statale, bloccano auto e pullman diretti allo stadio. Un attacco premeditato a 5 mesi dagli incidenti a Francavilla dopo la partita dell'andata. Dimessi due pescaresi

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PESCARA. Un agguato, in stile militare,  poco prima dell’arrivo a Lecce. I tifosi pescaresi, in viaggio su un pullman e alcuni pulmini per assistere alla partita di ieri sera (domenica 31 marzo) allo stadio di Via del Mare, hanno subìto l’assalto dei supporter giallorossi che sono piombati sulla strada statale 613, prima dell’incrocio per Squinzano, e hanno fatto scoppiare una sorta di guerriglia. Un’auto e un pullman sono stati colpiti con fumogeni, sassi e bastoni, e in cinque sono rimasti feriti. Fra loro anche l’autista del pullman.

L’aggressione è avvenuta a quasi cinque mesi da un agguato a colpi di pietre e petardi che i pescaresi avevano riservato ai salentini dopo la partita di andata, mentre i tifosi leccesi stavano lasciando l’Abruzzo e si trovavano a Francavilla, a Valle Anzuca.

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All’epoca la reazione dei pugliesi era stata violenta, di fronte ai biancazzurri: erano scesi dai mezzi e lanciato petardi e torce, facendo bruciare delle sterpaglie.

Due dei mezzi partiti da Pescara e diretti a Lecce sono stati presi di mira dai tifosi leccesi, che hanno atteso il passaggio dei due mezzi di scorta della polizia (di cui uno partito da Pescara e l’altro della polizia stradale pugliese). E subito dopo il transito delle pattuglie sono piombati a piedi sulla strada, direttamente dalla campagna, occupando entrambe le corsie di marcia. Erano una cinquantina in tutto, stando a una prima stima, e si sono diretti contro l’auto che guidava il corteo, una Ford sette posti, e contro il pullman che arrivava subito dopo.
Erano equipaggiati di sassi, bastoni, fumogeni e anche dei petardi (si è parlato di una bomba carta): così è scattato l’assalto che ha riguardato la Ford e il bus, almeno stando alle prime testimonianze.  Lo scontro tra le due tifoserie ha provocato sei feriti, di cui cinque pescaresi e un leccese.
 Due pescaresi sono stati trasportati all’ospedale di Lecce in codice rosso, perché ritenuti in condizioni più serie per i colpi subiti alla testa, ma gli accertamenti eseguiti al Vito Fazzi hanno escluso conseguenze preoccupanti. Altri due, meno gravi, sono finiti all’ospedale di San Pietro Vernotico mentre il conducente del pullman è stato soccorso dal 118 sul posto, almeno inizialmente.   

Il giorno dopo gli scontri, lunedì 1 aprile, sono stati dimessi con una prognosi di dieci giorni i due tifosi pescaresi feriti nell'assalto al pullman da parte degli ultras del Lecce. Sono un 37enne e un 32enne. Il primo era stato ricoverato nell'ospedale Vito Fazzi (Lecce) con una ferita lacero contusa al cuoio capelluto, causata probabilmente dallo scoppio di una bomba carta. Il secondo, invece, era stato ricoverato nell'ospedale di San Pietro Vernotico con una ferita lacero-contusa. È stato dimesso anche l'automobilista leccese investito casualmente da un'auto in retromarcia: era sceso dal suo veicolo per accertarsi di cosa stesse accadendo. Ha riportato un trauma cranico commotivo, una ferita lacero contusa alla testa e una contusione al torace. La prognosi è di 15 giorni.

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