Becci scioglie la riserva: «Non mi candido»

Il presidente della Camera di commercio rinuncia a correre, il Pd svela le regole per le primarie

PESCARA. Il presidente della Camera di commercio Daniele Becci non si candiderà a sindaco. Lo ha detto chiaramente ieri, a margine della riunione dell’ente camerale sulla crisi economica. Becci ha presentato un documento con alcune proposte per la città che assomiglia molto a un programma elettorale. Ma il presidente ha escluso una sua partecipazione alle prossime comunali. «Non mi candido, non mi candido in nessun partito, a me non interessa», ha detto.

Il suo nome per la corsa a sindaco circolava da alcuni giorni. Fonti bene informate raccontano che esponenti del Pd lo avrebbero contattato per verificare la sua disponibilità a candidarsi per il centrosinistra. Lui ha negato questi contatti, ma non ha mai detto esplicitamente di essere intenzionato o no a candidarsi. Ora, sembra aver sciolto la riserva.

Lo ha fatto proprio nel giorno in cui il Pd ha svelato le regole per candidarsi alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco. Innanzitutto, si è deciso di prolungare per la seconda volta il termine per iscriversi. Inizialmente, La scadenza era fissata a lunedì, poi è slittata ad oggi e adesso a giovedì prossimo, alle 13. Per poter partecipare sono necessarie almeno 300 firme da depositare alla commissione elettorale nella sede del Pd di via Lungaterno sud. «Le primarie si svolgeranno domenica 9 marzo», ha spiegato il segretario cittadino del Pd, nonché presidente del comitato per le primarie Stefano Casciano, «i seggi saranno aperti dalle 8 alle 20». Potranno votare tutti i cittadini esibendo la tessera elettorale o un documento d’identità. «Mentre i pescaresi che abbiano compiuto i 16 anni», ha fatto presente Casciano, «possono votare, previa registrazione, entro le 18 del 7 marzo». Sarà proclamato candidato sindaco colui che supererà la soglia del 40 per cento dei voti espressi e se nessuno dovesse raggiungere questa percentuale, i cittadini che hanno votato al primo turno saranno chiamati a scegliere la domenica successiva tra i due candidati con il maggior numero dei voti. «Ai candidati», ha sottolineato Casciano, «chiediamo sobrietà e trasparenza e, a tal proposito, abbiamo fissato un tetto massimo per le spese elettorali di 2.500 euro».

La gestione delle primarie è stata affidata a un comitato nominato nei giorni scorsi. Ne fanno parte, oltre a Casciano, Leila Kechoud, Roberto Ettorre, Lea Del Greco, Lorenzo Fusco, Emilio D’Innocente, Silvana Palumbi. (a.ben.)

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