Bilancio, i soldi arrivano dopo l’aumento delle tasse

A pochi giorni dal varo dei tributi, lo Stato annuncia un versamento di 2,1 milioni per risanare il disavanzo dell’ente. Forza Italia nutre sospetti: strana coincidenza

PESCARA. A pochi giorni dall’approvazione, in consiglio comunale, degli aumenti di Tasi, addizionale Irpef e Tari, ecco spuntare un finanziamento statale inatteso, quasi come fosse la manna dal cielo. Un contributo, per partite arretrate dell’Imu di 2.112.419 euro, la metà del disavanzo comunale, che consentirà all’amministrazione di poter pagare alcune spese, inizialmente rinviate all’anno prossimo, ed evitare il rischio di ricorrere alla procedura di predissesto finanziario. Una buona notizia, se non fosse per il fatto che è arrivata troppo tardi per evitare il salasso ai contribuenti pescaresi. Se l’amministrazione avesse avuto notizia prima, forse, avrebbe potuto evitare di aumentare al massimo tutte le tasse per risanare i conti dell’ente.

Il giallo della data. Ma sulla data della comunicazione giunta dal governo ci sono forti sospetti da parte dell’opposizione. Secondo il centrosinistra, la notizia sarebbe arrivata da fonti governative solo lunedì scorso, ma i consiglieri del centrodestra sostengono che la comunicazione sia stata inviata prima, addirittura il 19 settembre scorso, cioè cinque giorni prima dell’approvazione in consiglio dell’addizionale Irpef aumentata al massimo e sei giorni prima del varo delle nuove tariffe Tari, anche queste aumentate per le famiglie e una parte delle utenze non domestiche. Per questo motivo i consiglieri di Forza Italia hanno fatto richiesta di accesso agli atti per verificare la data di invio della comunicazione. «Non c’è nessun giallo», ha assicurato il presidente della commissione Finanze Giuseppe Bruno (Liberali), «la comunicazione ci è arrivata lunedì scorso, dopo l’aumento delle tasse. Comunque, questi soldi non andranno sprecati, li utilizzeremo per pagare le spese che altrimenti avremmo dovuto rinviare all’anno prossimo e così grazie a questo finanziamento e al maxi emendamento presentato dalla maggioranza potremo evitare il predissesto finanziario». Di diverso parere l’opposizione. «La coincidenza della data è sospetta», ha affermato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli. «Abbiamo fatto la richiesta di accesso agli atti per verificare la data», ha rivelato il consigliere di Forza Italia Vincenzo D’Incecco. «La comunicazione di un finanziamento dello Stato sembra il coniglio uscito dal cilindro», ha aggiunto il capogruppo del Nuovo centrodestra Guerino Testa.

Perplessità sono state espresse anche dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Enrica Sabatini.

Il maxi emendamento. Nel frattempo la maggioranza, grazie a questo finanziamento inatteso dallo Stato, ha provveduto a rimodulare il maxi emendamento al bilancio, approvato ieri sera, contenente tagli e qualche aumento di spesa. Complessivamente, vengono tagliati 2.082.105 euro, circa 400.000 euro in meno della versione originaria del maxi emendamento al bilancio presentato lunedì pomeriggio in commissione Finanze. A distanza di poche ore, si sono ridotti i tagli e sono state inserite nuove spese.

Tagli e nuove spese. «Abbiamo inserito 100.000 euro in più per il fondo solidarietà destinato ad aiutare i poveri», ha tenuto a precisare Bruno. Ma i tagli alle spese correnti sono numerosi. Il capitolo promozione immagine della città perde 3.000 euro, la gestione del tribunale addirittura 159.700, la manutenzione degli impianti sportivi 51.464, la pulizia dell’Aurum 20.000. Vengono completamente azzerate le spese per l’organizzazione dell’Expò 2015, i lavori di bonifica della Pineta dannunziana, la pulizia delle camere mortuarie dei cimiteri. Mentre per coprire le spese per l’organizzazione di concorsi pubblici restano solo 549 euro.

E poi i tagli alle scuole. Per il riscaldamento e la manutenzione degli impianti nelle materne comunali vengono tolti 2.000 euro; alle elementari, 40.000; alle medie, 47.000.

In compenso, vengono inserite nuove spese prima rinviate. Per enti e associazioni che organizzano feste culturali e religiose sono stati previsti 3.000 euro. E tra le spese in conto capitale figurano 7.000 euro per realizzare un gattile comunale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA