Bimba morta in culla a Pescara, l'autopsia: fatale la sindrome del lattante

L'esame del corpicino esclude la morte violenta. Nessun segno di rigurgiti. La piccola uccisa dalla
sindrome della morte improvvisa del lattante

PESCARA. Una decesso causato dalla Sids, ovvvero sindrome della morte improvvisa del lattante. Questo quanto emerso dall'autopsia eseguita oggi pomeriggio dall'anatomopatologo Cristian D'Ovidio sul corpicino della bambina di due mesi ritrovata ieri mattina priva di vita dalla mamma nella sua culla.

L'autopsia, durata quasi cinque ore, ha escluso categoricamente la morte violenta. Gli esami macroscopici hanno anche escluso la presenza di malformazioni. Nessun segno di rigurgito, ma solo della Sids. Il corpicino della piccola con l'autorizzazione del pm, Barbara Del Bono verrà restituito alla famiglia per l'effettuazione dei funerali.

leggi anche: Pescara, bimba di 2 mesi trovata morta nella sua culla Tragedia in una casa di Fontanelle. Inutile l'intervento del 118. Indagini in corso

L'autopsia era stata chiesta dopo che i carabinieri della Compagnia di Pescara, coordinati dal maggiore Claudio Di Pietro, avevano ricostruito le ultime ore di vita della bimba di due mesi trovata morta lunedì 3 ottobre nella sua culla in un'abitazione di Pescara. La piccola aveva mangiato intorno alle 9.30 e, come riferito dai famigliari, era in buone condizioni quando si è addormentata. Un'ora dopo la mamma si è avvicinata alla piccola e ha scoperto che non si muoveva e non rispondeva alle sue sollecitazioni. I sanitari del 118, subito allertati, hanno provato a rianimarla, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare.

Successivamente è stata disposta una visita da parte del medico legale. Le cause del decesso sono apparese da subito naturali, ma data l'età della piccola era stata disposta dal Pm Barbara Del Bono l'autopsia che sarà effettuata domani. La bimba era nata prematura, ma non risulta avesse problemi di salute.