Bimbo morto, oggi gli indagati

Migliorano le condizioni della madre. Il marito: voglio la verità

PESCARA. Migliorano lentamente le condizioni di salute di Federica Cialdella, la 37enne pescarese che ha rischiato la vita a seguito di un'emorragia interna. La donna, all'ottavo mese di gravidanza, ha perso il bambino. Aveva chiesto per due volte aiuto al pronto soccorso dell'ospedale di Chieti. Scattano gli avvisi di garanzia. La prognosi è ancora riservata. La donna ha perdite ematiche e i sanitari del reparto di ostetricia e ginecologia dello Spirito Santo stanno cercando di individuare l'origine dell'emorragia. I medici, durante una lunga operazione nel cuore della notte tra giovedì e venerdì, sono riusciti a salvare la madre, ma il piccolo era privo di vita quando la donna è arrivata al pronto soccorso con un'ambulanza del 118.

I sanitari hanno provato ad utilizzare due ecografi, ma il cuore del bimbo si era fermato. Il calvario della giovane donna è iniziato circa una settimana fa, quando ha cominciato a lamentare un forte dolore al fianco destro. Giovedì, intorno alle due di notte, il dolore si è fatto insopportabile e il marito, Paolo Cialdella, titolare della pescheria "Il Peschereccio", l'ha accompagnata al pronto soccorso del Santissima Annunziata, dove la coppia aveva intenzione di far nascere il proprio bambino, Francesco. La gravidanza infatti, arrivata dopo 15 anni di unione, era seguita da un ginecologo che si appoggiava all'ospedale teatino.

I medici sembrano essersi limitati ad effettuare il monitoraggio del feto, giustificando i dolori lamentati dalla donna come «dovuti alla posizione assunta dal bambino». Poi le hanno dato una terapia a base di vasosuprina, un farmaco utilizzato per tenere sotto controllo le contrazioni. «Mia moglie stava malissimo», racconta il marito, «ho insistito perché la ricoverassero ma il medico ha detto che non c'erano i presupposti. Ora voglio che chi ha sbagliato sia fermato». I legali della coppia, Laura Castellano e Canio Salese, questa mattina sono in Procura in attesa della notifica degli avvisi di garanzia. Hanno richiesto al pm Valentina D'Agostino «immediate indagini sul corpo del bambino e anche l'incidente probatorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA