Il sindaco di Bolognano Guido Di Bartolomeo

COMUNE

Bolognano, il sindaco annuncia il dissesto finanziario

Disavanzo di oltre un milione e mezzo e debiti fuori bilancio, la drastica decisione di Di Bartolomeo: "Colpa della precedente amministrazione, ora parte il risanamento"

BOLOGNANO. “È con grande senso di responsabilità che questa amministrazione preannuncia una dolorosa ma necessaria determinazione che ci accingiamo ad assumere nell’interesse della collettività che ci ha sostenuto e votato e verso la quale il sottoscritto, assieme alla propria squadra, ha un dovere di lealtà e trasparenza che si intende riconfermare”. Con queste parole, il primo cittadino di Bolognano, Guido Di Bartolomeo, ha esordito, sabato scorso nella seduta del Consiglio comunale durante la quale, conti alla mano, è stata illustrata nel dettaglio la situazione economica dell’ente, con conseguente annuncio del dissesto finanziario.

Il disavanzo, fa sapere il sindaco, è di un milione e 638mila euro, "un passivo ereditato da una evidente mala gestio, dal 2014 al 2019", dice Di Bartolomeo. L'approvazione del dissesto finanziario, spiega il primo cittadino, si fonda principalmente su quattro punti: forte disavanzo, mutui contratti oltre le reali capacità economiche dell’ente, alle cui rate il Comune non può far fronte, debiti fuori bilancio per complessivi 529.502,40 euro e contenziosi legali in corso, sempre riconducibili alla precedente gestione.

“Il conto consuntivo 2018", dice Di Bartolomeo, "fu approvato già dalla precedente amministrazione con un disavanzo importante causato, in gran parte, dalla evidente dissimulazione, all’atto del passaggio delle consegne, della condizione di indebitamento in cui versava l’ente: i dati indicati nella relazione di fine mandato, si nono rivelati, ex post, non veritieri. Ciò ha indotto l’attuale amministrazione a fare legittimo affidamento sulla condizione dichiarata dagli ex amministratori, segnalando di volta in volta alla Corte dei Conti, le situazioni di irregolarità e di cattiva gestione emerse. Ignorando l’ammontare dei debiti contratti in precedenza, ci siamo assunti, inizialmente e in totale buona fede, la responsabilità di ripianarne buona parte, togliendo tempo e risorse alle linee programmatiche del nostro mandato, nel tentativo di riportare l’ente in bonis e di garantire i servizi essenziali. Con fermezza e resilienza, abbiamo iniziato a fronteggiare l’evidenza di spiacevoli realtà finanziarie, camuffate da chi ci ha preceduto sotto una malcelata parvenza di pareggio di conti e di bilancio, mentre nelle attività quotidiane siamo stati costretti a fare i conti con i gravosi impegni economici, privi di copertura finanziaria, non onorati entro il termine del mandato elettorale del sindaco uscente".

"Dal lavoro istruttorio", aggiunge Di Bartolomeo, "è emersa una situazione ben più complessa di quella registrata al momento dell’insediamento dell’amministrazione in seguito alle elezioni amministrative del maggio 2019, in quanto lo squilibrio finanziario riguarda essenzialmente debiti e crediti pregressi e, preso atto delle relazioni del revisore dei conti e dei consulenti finanziari esterni, evidenzio l’importanza della dichiarazione di dissesto quale atto dovuto - e non certo come scelta discrezionale - in virtù della responsabilità che l’amministrazione si è assunta al momento dell’elezione e per confermare linearità e trasparenza del nostro operato fino alla fine del mandato".