Bucchi promette 10 gol al Pescara

Il nuovo bomber: «Sono qui per dimostrare che non sono finito»

PESCARA. Da Castelvolturno al Poggio degli Ulivi il passo è stato breve. Una trattativa nata i primi di dicembre e chiusa in poco tempo, senza intoppi. «Sono a Pescara, perché questa società mi ha voluto fortemente già da un mese prima che aprisse il mercato. Tutti mi avevano detto che ero un giocatore finito, bollito, senza stimoli. Non è così e sono qui per dimostrarlo».

Eccolo Christian Bucchi, classe 1977, attaccante arrivato in prestito secco dal Napoli. È motivatissimo, come se fosse la prima esperienza della sua carriera. Il nomade del gol, approda nella quindicesima squadra della sua carriera. Quasi un record. Il bomber di Grottammare è stato presentato ieri mattina alla stampa nella sede del Delfino. Presente la dirigenza al gran completo: il presidente De Cecco, i dirigenti Sebastiani, Acciavatti, Pagliarone e Di Luzio. Al loro fianco anche i direttori Lucchesi e Delli Carri.

Ragazzo disponibile, a modo, allergico ai giornalisti. «Di solito non mi piace parlare con i giornalisti, perché preferisco fare i fatti piuttosto che i proclami». Di Proclami ne ha fatti pochi, ma di promesse tante. «Voglio portare qualcosa della mia esperienza in una squadra che sta facendo bene. Pescara è una piazza ambiziosa, storica e che vive di calcio. Spero di fare bene».

Eusebio Di Francesco è stato suo avversario da calciatore. «È stato un grande campione. L'ho affrontato da avversario. Ci siamo conosciuti meglio in questi giorni e ci siamo capiti al volo. Io ho grande voglia e grande entusiasmo di far parte di un gruppo come questo. Sono al loro servizio. Di Francesco ha tanta voglia di fare bene e questo per me è molto importante. Insieme possiamo toglierci tante soddisfazioni».

Tante soddisfazioni potrebbero essere anche sinonimo di tanti gol. «Ripeto, non mi piace fare proclami. Qualche anno fa ero più sbruffone e avrei detto subito sono qui per spaccare il mondo. Ma non è così. Oggi il gol è importante, ma ho imparato che la vittoria di squadra ti gratifica di più rispetto alla prestazione individuale. Preferisco vincere e non segnare. Volete un numero di gol? Almeno 10, dai. Credo che sia una quota alla mia portata. Ho voglia di prendermi delle rivincite».

Sei promozioni in carriera. Dove ha giocato ha sempre lasciato il segno. «Grazie, ma penso di aver avuto anche tanta fortuna. Fortuna di aver fatto parte di gruppi vincenti. L'augurio che mi faccio è di vincere qualcosa insieme. Bisogna dare l'anima. L'anno scorso a Cesena sono capitato in gruppo simile a questo. Sacrificio, gente che ha fame, molto entusiasmo. Qui c'è un grande gruppo. Cesena e Pescara hanno tante caratteristiche in comune».

Magari anche quella della promozione in A. «Calma, non montiamoci la testa», ha subito gettato acqua sul fuoco. Lo zingaro del gol in questi giorni è andato anche alla scoperta della sua nuova città. «Non conoscevo bene Pescara come città. Mi è piaciuta. Ha un centro molto vivibile, ideale per me che ho due bimbi piccoli. Sto trovando casa e spero di sistemarmi il prima possibile così potrò godermela».

La maglia col 28 sulle spalle, la promessa di 10 gol e tante soddisfazioni, il pubblico sugli spalti pronto a esultare: l'avventura di Cristian Bucchi in biancazzurro può davvero cominciare.

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