PESCARA

C’è lo sciopero negli aeroporti, allo scalo abruzzese possibili solo ritardi

Venerdì nero con voli cancellati nel resto d’Italia. Da noi si prevedono conseguenza di riflesso da altre località

PESCARA. Il 29 settembre è un venerdì nero per chi viaggia in aereo. Si prevede infatti una giornata con forti rischi di ritardi e cancellazioni dei voli per il nuovo sciopero nazionale di 24 ore indetto dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl, Cub, Flai e Usb, in tutto il comparto dei servizi a terra aeroportuali.
Il quadro appare molto critico ma questa volta lo sciopero che bloccherà gran parte degli aeroporti italiani può coinvolgere solo in modo indiretto lo scalo abruzzese i cui dipendenti, impiegati in servizi di assistenza ai passeggeri, ai bagagli, alla merce e alla posta, nonché all'aeromobile, hanno un contratto collettivo nazionale Assaeroporti, l’associazione nazionale dei gestori degli scali.
Niente sciopero a Pescara – confermano dalla Filt Cgil – ma i voli ne risentono comunque per l’astensione dal lavoro del personale di terra negli aeroporti di partenze o arrivi. Ma quali sono i motivi della protesta? Dopo il fermo dell’8 settembre scorso, i lavoratori tornano a scioperare a fine mese per portare avanti la trattativa, ancora bloccata, per il rinnovo del contratto nazionale, sull’aumento delle retribuzione, non avendo trovato ancora corrispondenza o accordo. Da oltre sei anni sono in attesa del rinnovo del contratto che prevede un adeguamento salariale commisurato non solo al recupero dell’inflazione ma anche all’aumento vertiginoso del costo della vita causato dall’economia vacillante nel nostro Paese.
Durante lo sciopero sono comunque previste le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli (oltri a querli per le isole) devono essere comunque garantiti.  (u.c.)
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