ABRUZZESE RAPITO

«C’è un video spedito dai banditi», attesa in Ecuador per la richiesta del riscatto 

Parla un dipendente del locale dov’è avvenuto il sequestro dello chef: «La polizia ci ha detto che sta bene». La Farnesina in contatto con le autorità sudamericane. La famiglia a Sulmona prende le distanze

SULMONA. Panfilo Colonico resta nelle mani dei rapitori, ma è ancora vivo. È quanto confidato da uno dei dipendenti del ristorante “Il Sabore mio”, il locale inaugurato da “Benny” lo scorso ottobre e diventato uno dei più importanti in Ecuador. Secondo il racconto dell’uomo, contattato telefonicamente dal Centro, i sequestratori hanno inviato alla polizia un video che ritrae lo chef abruzzese in buone condizioni di salute mentre dialoga con i rapitori: una mossa che lascerebbe presagire la richiesta di un riscatto. «La polizia ci ha detto che Benny sta bene», racconta il dipendente del ristorante, «e sembra che i rapitori non vogliano fargli del male, ma siano solo interessati a ottenere un riscatto in denaro».

La polizia di Guayaquil non ha diffuso notizie ufficiali sulle indagini. Ma quello del filmato può essere l’elemento centrale per battere la pista del rapimento a scopo d’estorsione. Anche se non vengono tralasciate altre ipotesi investigative. Gli agenti ecuadoriani hanno raccolto anche diverse testimonianze tra il personale del ristorante gestito dal cuoco originario di Sulmona: quel che è certo è che il rapimento è stato preparato nei dettagli, con appostamenti fuori dal locale nei giorni precedenti e uno studio minuzioso dei movimenti di Colonico. La polizia, inoltre, ha sequestrato i telefoni di alcuni dipendenti: non è escluso che tra gli addetti al locale possa esserci un basista.

leggi anche: Chef abruzzese rapito nel suo ristorante in Ecuador Panfilo Colonico è stato trascinato fuori dal locale da un uomo che poco prima,pare, si era finto un poliziotto. Sulmona in apprensione

Il ministero della Farnesina e i diplomatici italiani presenti nel Paese sudamericano, tra cui il console Andrea Rapido Ragozzino, seguono da vicino la vicenda in raccordo con le autorità locali.

Dai primi riscontri della Farnesina sembra che lo chef abbia a carico diverse denunce per truffa e che abbia contratto debiti. Lo scorso gennaio l'abruzzese era finito al centro di una sparatoria, in una zona non distante del suo ristorante. Storia che lui stesso commentò sui social affermando: "tante cose sbagliate sono state dette sull'accaduto" e, spiegando, che si era trattato di un tentativo di furto della sua auto. Se esiste o meno un nesso tra i due episodi lo stabiliranno le indagini in corso. Lo scorso gennaio, lo chef abruzzese era finito al centro di una sparatoria nel quartiere di La Garzota, a pochi passi dal ristorante.

"Non abbiamo più alcun rapporto con lui da oltre vent'anni e ci dissociamo da questa vicenda che non vogliamo commentare". Sono le parole della moglie Marianna e delle figlie, Giulia e Ilaria Colonico, che intervengono a proposito del sequestro di Panfilo Colonico, lo chef sulmonese rapito nel suo ristorante in Ecuador lo scorso venerdì. In città sono ore di apprensione per le sorti dell'uomo ma i familiari non ne vogliono sapere. La sua partenza da Sulmona, qualche anno fa, non è stata di quelle col fazzoletto bianco. Piuttosto un addio forzato legato ad una situazione familiare ed economica insostenibile.

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