Calcioscommesse, Erodiani e il gancio con il Pescara

Telefonata di Erodiani (foto) con Parlato prima di Pescara-Albinoleffe 2-0: "Il dg mi presenta alla società per trattare". Spunta un sms di Bellavista: "Ariatti è il nuovo contatto serio"

PESCARA. Pescara-Albinoleffe 2-0. È per questa partita che l’agente di scommesse pescarese Massimo Erodiani cerca un contatto con i vertici della società biancazzurra. Lo fa il 23 febbraio scorso tramite un gancio: «Il dg ha tutto lui», assicura Erodiani al telefono tre giorni prima della partita, «ma, se io non riesco a concludere con loro, lo facciamo lo stesso noi».
Pescara-Albinoleffe è nella lista delle cinque partite sospette dei biancazzurri finite nelle carte dell’inchiesta sul calcioscommesse: le altre sono Ascoli-Pescara 1-0, Torino-Pescara 3-1, Grosseto-Pescara 3-2 e Modena-Pescara 1-0.

Dalle intercettazioni spunta il centrocampista Luca Ariatti, considerato dalla polizia, vicino alla cricca del pallone truccato: un gruppo guidato da Erodiani, da ieri ai domiciliari e difeso dagli avvocati Giancarlo De Marco e Paolo D’Incecco.

In un lungo sms dell’ex del Bari Antonio Bellavista, inviato a Pietro Bassi che gli domanda «ma quello che sta a Pesca chi è», si dice: «Ad Ascoli c’è Pedersoli che è amico amico amico di Ariatti... ed è lui il nuovo contatto serio e preciso».
Dai calciatori alla dirigenza, Erodiani, 37 anni, titolare di una tabaccheria a San Giovanni Teatino ed ex portiere di calcio a 5, tira in ballo la società biancazzurra in una telefonata (progressivo 96) all’ex del Pescara Gianfranco Parlato: non fa nomi e cognomi Erodiani ed esclude un coinvolgimento del presidente Peppe De Cecco. Sono le 13,22 del 23 febbraio.
Erodiani: Fammi dire una cosa, io adesso controllo le quote che adesso questa cosa mi sta piacendo.
Parlato: Minchia.
Erodiani: Eh, male che va se io oggi, con la faccia tosta, mi presento in società tramite chi di dovere, mi presento personalmente e voglio parlare a quattro occhi con chi di dovere, no.
Parlato: Ok.
Erodiani: E non sarebbe il numero uno, perché qua il numero uno è un infame di merda, hai capito? Ok, il dg praticamente ha tutto lui, quello voglio dire, ma, se io non riesco a concludere con loro, lo facciamo lo stesso noi però mi devono dare l’ 1 a 1.

Ma alle 15,42 lo scenario è cambiato già e l’incontro con la società saltato. La polizia annota un’altra telefonata (progressivo 99) tra Erodiani e Parlato: «Erodiani comunica a Parlato che il suo intermediario non ha inteso accompagnarlo presso la società in quanto temeva di rovinare i suoi rapporti con una struttura con la quale intercorrevano rapporti di lavoro. Erodiani informa Parlato di parlare con il suo uomo e precisa che se gli stessi accettassero solo 50 (50 mila euro in luogo dei 100 richiesti) sarebbe disposto a farla da solo senza intermediari sempre che gli garantissero il risultato parziale-finale. Erodiani», scrive la polizia, «chiede a Parlato di essere messo in contatto con una sua conoscenza (presumibilmente un giocatore infortunato del Pescara) al fine di metterlo a conoscenza dell’illecita proposta e chiedere il suo intervento con la società».

Ma l’organizzazione delle partite truccate, anche senza benedizione dall’alto, centra il risultato perché la profezia del parziale-finale si avvera: un gol nel primo tempo (22’ Mengoni) e un altro nel secondo (43’ Bonanni).

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