Calcioscommesse, sospetti su due partite del Pescara

Sotto accusa la sconfitta contro l'Ascoli in trasferta e la vittoria in casa con l'Albinoleffe (foto). De Cecco: «Società pulita, i giocatori non so. Intercettazione di Parlato

PESCARA. «Come società, il Pescara è estraneo a tutto ciò che sta accadendo. Poi, non lo so che fanno i calciatori». È questo il commento del presidente del Pescara Peppe De Cecco quando si sparge la notizia che anche due partite dei biancazzurri sono finite nel terremoto che sta sconvolgendo l’Italia del calcio: Ascoli-Pescara 1-0 e Pescara-Albinoleffe 2-0. Spunta un’intercettazione di Parlato

Sono due le partite sospette del Pescara. La prima, Ascoli-Pescara del 17 aprile scorso vinta 1-0 dai marchigiani con rete di Romeo, è finita sotto la lente d’ingrandimento dopo l’interrogatorio fiume del dentista marchigiano Marco Pirani. Oltre a questa gara sono saltate fuori anche altre di serie B: Ascoli-Sassuolo, Sassuolo-Varese, Modena-Siena.

Dopo la trasferta di Ascoli, il Pescara giocò in casa in notturna contro il Frosinone (1-1): i calciatori del Pescara rimasero infastiditi perché dalle tribune provenivano urla «venduti, Venduti». Nessun indizio ci mancherebbe, questa è solo cronaca di quanto accaduto quella sera all’Adriatico. Tutto ciò è stato anche riportato nelle interviste nel dopo partita.

Non solo Ascoli. Anche la sfida vinta in casa dal Pescara contro l’Albinoleffe il 26 febbraio scorso è nel mirino dei magistrati: il Pescara si impose per 2-0 (gol di Mengoni e Bonanni). Nelle intercettazioni dell’agente di scommesse pescarese Massimo Erodiani e l’ex calciatore del Pescara Gianfranco Parlato si parla di questa gara.

La telefonata è dello stesso giorno della partita.
Parlato: Perché m’ha telefonato coso oggi. Quello che arbitra oggi.
Erodiani: Quello che?
Parlato: Arbitra oggi lì da te. È un bandito. Lo conosco bene. È di qua vicino, di Fermo ed è un puttaniere della Madonna. Veramente, va a night, sai quante volte I’ho visto in discoteca, è amico amico amico amico, si vedono sempre si vedono con quello lì che sta lì a Pescara il direttore. Sono amici fraterni. Se vai a vedere l’andata, Albinoleffe-Pescara, 1-2, l’arbitro era lui. Te lo metto per iscritto che oggi non perdono. È un bandito vero.
È disgustato il presidente del Pescara De Cecco: «Io metto la mano sul fuoco per quello che mi riguarda come società. Però, dopo tutto quello che sento e leggo, non mi meraviglio più di nulla se ci sono persone che fanno certe cose. Ribadisco, comunque, che noi siamo puliti».

De Cecco dice la sua anche sulla responsabilità oggettiva dei club: «Garantisco per la società che non c’entra nulla, però, poi, non so cosa fanno i calciatori. Anche questa cosa della responsabilità oggettiva dei club deve essere rivista: nel calcio ci sono persone perbene che buttano soldi per fare allestire le squadre e, poi, si ritrovano nei guai per colpa di altri. Questo non mi piace», e continua, «chi sbaglia paga, però, devono essere anche tutelate le società che spesso sono allo oscuro di quanto accade in mezzo al campo. Servono chiarezza sul calcio malato e punizioni esemplari».

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